Migranti: dalla Chiesa in Europa l'invito ad una informazione oggettiva

Il fenomeno migratorio non è solo una questione economica, sociale, demografica, culturale e politica. Proprio perché esso è diventato un argomento sempre più politicizzato, comprendere le ragioni di questo movimento umano globale, la presenza dei migranti e la loro integrazione nelle società europee passa attraverso la comunicazione. E allora, come comunicare, informare la gente, e formare innanzitutto i fedeli cattolici ad una giusta percezione del fenomeno migratorio? Quali strumenti utilizzare? Come testimoniare quanto di bene si sta facendo in Europa anche attraverso la Chiesa cattolica? Come combattere le numerose «fake news» che popolano le piazze virtuali e alterano la realtà? Sono queste le domande su cui si sono confrontati i responsabili per la pastorale dei migranti delle Conferenze Episcopali in Europa, riunitisi a Stoccolma (Svezia) dal 13 al 15 luglio 2018. 

La sfida di comunicare la verità

«Il fenomeno migratorio all’interno del continente europeo è stato ed è salutare per la fede, perché molti cristiani giunti dall’Est europeo, dal Medio Oriente o dall’Africa hanno mantenuto e vivono la loro fede nei Paesi di accoglienza, spesso marcati da un forte processo di secolarizzazione. Dall’altra parte, una errata gestione o la cosciente manipolazione del fenomeno migratorio attraverso i mezzi di comunicazione sociali hanno spesso generato incomprensioni, se non addirittura atteggiamenti ostili presso le comunità accoglienti», sono alcune delle considerazioni espresse nel comunicato stampa conclusivo del meeting. In tempi di crisi economica, «cresce la percezione nell’opinione pubblica che i Governi nazionali dovrebbero innanzitutto prendersi cura dei propri cittadini anziché dei migranti», è stato ulteriormente osservato. Questo modo di pensare spesso viene enfatizzato dai media, è stato rilevato. Per questa ragione l’auspicio emerso dal meeting è che la Chiesa curi mediante i suoi organismi che si occupano di migranti, anche gli aspetti comunicativi che sono rilevanti.

Le Campagne interconnesse delle Caritas nazionali sul tema migranti

In Europa, le Caritas nazionali hanno puntato su un impegno concertato e interconnesso tra loro, realizzando le stesse campagne mediatiche su vari reti sociali adattate alla specificità dei singoli contesti nazionali. Questo è particolarmente evidente nella campagna #whatishome volta a sensibilizzare gli utenti sul tema della «casa» e creare engagment tra di loro.

La Chiesa è chiamata a «sfidare la narrativa comune» sui migranti

Nelle loro conclusioni, come emerge dal comunicato stampa Mons. Duarte da Cunha, Segretario Generale del CCEE, e don Luis Okulik, Segretario della Commissione CCEE Pastorale Sociale, «hanno sottolineato l’importanza di comunicare quanto di bello la Chiesa fa; l’urgenza di un uso appropriato del linguaggio utilizzato quando si parla della mobilità umana; di inquadrare chiaramente i singoli eventi, troppo spesso decontestualizzati; e di sfidare la narrativa comune, accettando innanzitutto l’incontro con l’altro, amandolo non in astratto, ma nella concretezza del quotidiano. Nell’ambito delle migrazioni, le opere hanno più forza di molte parole, spesso inadeguate a dare ragione del dramma e della solitudine vissuta da tante persone lontane dalla propria patria».

(red)

 

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/migranti-dalla-chiesa-in-europa-linvito-ad-una-informazione-oggettiva/