A Bari per ribadire che «la preghiera è la migliore arma contro i conflitti»

«Noi crediamo e confidiamo che la preghiera costituisce il più grande potere per tirarci fuori da ogni problema, risolvere i conflitti e illuminare il nostro futuro nella pace e nella riconciliazione». Con questo «stato d’animo», Tawadros II, patriarca della Chiesa copto-ortodossa d’Alessandria, si appresta a partecipare il 7 luglio a Bari alla Giornata di riflessione e preghiera per la pace in Medio Oriente rispondendo all’invito di Papa Francesco.

In un’intervista all’agenzia Sir, il papa copto-ortodosso di Egitto, sottolinea l’importanza della preghiera di tutti i capi delle Chiese del Medio Oriente per la pace in questa martoriata regione. «Il nostro stare insieme – dice – è un segno del nostro amore l’uno per l’altro, e questa è la cosa più importante nel nostro incontro. Sapere che siamo lì per pregare gli uni per gli altri in questi momenti di difficoltà sicuramente porterà conforto a coloro che soffrono».

«Vorremmo che tutti nel mondo capissero che il cristianesimo è profondamente radicato nella regione del Medio Oriente», sottolinea Tawadros, «quindi è importante che vi chiediamo di comprendere le nostre tradizioni e i principi su cui viviamo. Per favore, non interferite negli affari interni dei nostri Paesi. Noi possiamo risolvere i nostri problemi nello spirito dell’amore, del dialogo e della comprensione».

Agenzie/red

Chiesa cattolica svizzera

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