Il Papa dal volo di rientro benedice la Svizzera

21.10 Si è concluso con il rientro del volo da Ginevra a Roma il 23esimo  viaggio apostolico di Francesco che si è svolto nella giornata del 21 giugno. All’Aeroporto Internazionale di Ginevra ha avuto luogo la cerimonia di congedo, alla presenza del presidente della Confederazione Svizzera, Alain Berset, della consigliera federale, Doris Leuthard, e dell’ambasciatore presso la Santa Sede, Fux Pierre-Yves. Lasciando la Svizzera, il Papa ha fatto pervenire al Presidente della Confederazione un telegramma di saluto in cui ha espresso «profonda gratitudine» per la «calorosa ospitalità», assicurando le sue preghiere e invocando sull’intera nazione la benedizione di Dio.

17.30 Accolto da un tripudio di folla nel Palexpo, Francesco è passato con la papamobile tra i 41 mila fedeli delle Diocesi svizzere. Lo ha accompagnato nel giro il vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friborgo, mons. Morerod. La Santa Messa celebrata sull’altare centrale vede a fianco del papa il vescovo Morerod e il cardinale Koch.

Tra i concelebranti anche il vescovo di Lugano, Lazzeri e il vescovo emerito Pier Giacomo Grampa. Il Papa all’omelia della Messa ha preso a commentato tre parole che fanno da fulcro alla preghiera del Padre Nostro: Padre, pane, perdono. «Tre parole, che il Vangelo di oggi ci dona. Tre parole, che ci portano al cuore della fede», ha detto il Papa all’omelia della Messa per i fedeli della Svizzera riuniti al Palexpo di Ginevra. Un messaggio che invita alla sobrietà, ricercando le relazioni fondamentali e gli elementi essenziali della vita. Al termine della Messa il vescovo di Losanna, Ginevra e Friborgo ha rivolto un messaggio di saluto al Papa, insistendo sull’importanza dell’evangelizzazione. Al termine dell’Eucaristia e prima della benedizione, Francesco ha voluto ringraziare il governo della confederazione Svizzera, il CEC, la Chiesa e i vescovi svizzeri, i fedeli giunti anche da lontano per partecipare alla funzione. E da ultimo, come è tipico di Francesco, il papa ha chiesto ai fedeli «Non dimenticatevi di pregare per me». Il Papa si sposterà ora verso l’aeroporto di Cointrin per ripartire alla volta di Roma in aereo.

15.45  Dopo la pausa al Centro studi Ecumenici di Bossey, occasione in cui Francesco dopo pranzo ha incontrato alcuni gruppi di cristiani, è iniziato il secondo momento ecumenico della visita del Papa a Ginevra, al Centro Ecumenico delle Chiese. Dopo gli interventi di diversi oratori tra i quali il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, è intervenuto il Papa. Con molta determinazione Francesco ha parlato di due missioni: un’evangelizzazione comune, di tutti i cristiani, una sorta di grande sfida e l’altra quella verso le periferie del mondo, esistenziali e materiali. L’ecumenismo e le Chiese in generale devono «guardare oltre superando gli steccati dei sospetti e della paura». Oggi «la direzione è cambiata» ha detto Francesco al Consiglio ecumenico, facendo riferimento ad una stagione precedente di maggior difficoltà nel dialogo. Il Papa ha insistito poi sui due ambiti di questa missione invocando un «nuovo slancio all’evangelizzazione» per vivere veramente una «primavera ecumenica» e un’attenzione ai poveri, agli ultimi, ma anche ai grandi temi sociali come la difesa del creato e altri ancora. «C’è da inquietarsi quando alcuni cristiani si mostrano indifferenti nei confronti di chi è disagiato». Qui il testo del Papa.

11.15 È il momento in cui è iniziato l’incontro di preghiera al Consiglio Ecumenico delle Chiese alla presenza di Papa Francesco. Magnifica l’animazione di giovani di tutto il mondo che accompagnano questo momento liturgico. Nella preghiera e negli interventi si stanno alternando diversi referenti di Chiese cristiane. Francesco ha tenuto un’omelia. L’incontro è proseguito con la preghiera. Dopo l’appuntamento al CEC Francesco prosegue la sua visita recandosi in pulmino con altri delegati del CEC al Centro di studi ecumenici di Bossey per il pranzo. In pomeriggio Bergoglio dovrebbe incontrare in questo centro una delegazione di cristiani della Nord e Sud Corea presenti a Ginevra per i 70 anni del CEC. Alle 15,30 ci sarà un altro momento ecumenico e alle 17,30 la Santa Messa al Palexpo di Ginevra.

11.00 Francesco è arrivato pochi minuti nella sede del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC) per il previsto primo incontro ecumenico. Il CEC è composto da 349 Chiese cristiane è stato fondato 70 anni fa. La Chiesa cattolica partecipa al Consiglio come osservatrice ma è membro a pieno titolo della commissione «Fede e costituzione».

10.10 Il Papa è arrivato a Ginevra

accolto dal presidente della Confederazione Alain Berset. In questo momento Francesco è all’aeroporto di Cointrin salutato da un picchietto d’onore. Ad accoglierlo anche il ticinese Ignazio Cassis responsabile della diplomazia svizzera e il presidente del Consiglio Nazionale, insieme a Pierre Modet presidente del Consiglio di Stato di Ginevra. Tra gli ecclesiastici presenti all’aeroporto il vescovo Charles Morerod (Losanna, Ginevra e Friborgo) e il cardinale elvetico Kurt Koch a capo del dicastero dell’Ecumenismo di Francesco. Gli altri presuli elvetici interverranno in occasione della Messa al Palexpo per la concelebrazione. Dopo la cerimonia degli inni nazionali, il Papa e il presidente Berset avranno un colloquio privato di 20 minuti. Tra le indiscrezioni si pensa che affronteranno il tema del rafforzamento della Guardia Svizzera Pontificia.

La dichiarazione del Papa in aereo

Durante il volo il Papa è passato a salutare i 61 giornalisti a bordo del volo Alitalia che lo ha portato a Ginevra. «Vi saluto tutti e vi ringrazio per il lavoro che farete in questo viaggio – ha detto Bergoglio, parlando al microfono ai giornalisti che viaggiano in coda dell’aereo -. Un viaggio che è verso l’unità, con desideri di unità», ha detto Francesco.

La partenza da Roma 

8.30 Francesco si è imbarcato nel volo papale Alitalia che lo porterà da Roma a Ginevra. Il volo in partenza alle 8,30 dall’aeroporto di Fiumicino arriverà a Ginevra alle 10.10. Sul volo papale viaggia anche il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani. A bordo c’è pure il consueto numero di giornalisti che accompagnano il Pontefice nei viaggi internazionali. Fracesco è il terzo Papa a recarsi a Ginevra per visitare il Consiglio Ecumenico delle Chiese; nel 1969 fu Paolo VI a compiere la visita, nel 1984 fu San Giovanni Paolo II (durante il suo viaggio pastorale in Svizzera), oggi, a 70anni dalla fondazione del CEC, sarà Francesco a visitare questo importante organismo di dialogo tra le Chiese cristiane del mondo, che ha la sua sede a Ginevra.

 

Chiesa cattolica svizzera

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