Caritas Ticino: sempre più attenzione al mondo del lavoro

Nell’anno del suo 75mo. anniversario, ricordato ufficialmente il 23 settembre 2017 con la visita guidata alla Chiesa di San Nicola a Giornico, con la Santa Messa presieduta del Vescovo Valerio e il pranzo in comune presso il Centro Santa Maria di Pollegio, sede del Programma occupazionale, Caritas Ticino ha voluto consolidare quello che da molti anni sta proponendo come servizio alla persona, nell’alveo della Dottrina sociale della Chiesa per la promozione del bene comune. Venerdì 15 giugno  l’Assemblea di Caritas Ticino, l’organo direttivo di sedici membri fra cui il vescovo Valerio Lazzeri, ha tenuto la sua annuale assemblea per l’esame dei conti e il rapporto di attività 2017.

Stabilità finanziaria di Caritas Ticino

I conti dell’Associazione -come reso noto in un comunicato stampa diffuso dalla stessa Caritas Ticino- hanno riconfermato la stabilità finanziaria, in continuità con gli anni precedenti: il Conto d’esercizio presenta una chiusura a zero con una cifra d’affari di 6.9 mio di franchi, così come il preventivo 2018. Questi importi sono realizzati senza proporre delle collette, mentre il finanziamento da parte dello Stato (SECO) per progetti legati al Programma occupazionale è stato nell’ordine del 23% e dal Cantone per altri progetti nell’ordine dell’8%. Il sostentamento principale è dato dalle attività a carattere produttivo nella misura del 58% e da ricavi da immobili con l’11%.

I Programmi occupazionali e il settore della pubblica utilità

L’impegno profuso nelle attività di Programma occupazionale, nel 2017 si è tradotto nell’accoglienza e accompagnamento di 1’022 persone (822 in disoccupazione e 200 in assistenza) tutte alla ricerca di un posto di lavoro. Rilevante la percentuale dei partecipanti con diritto alla disoccupazione che durante la misura del Programma ha trovato lavoro; si è trattato del 45% di coloro che hanno terminato il percorso. La linea metodologica fondata sulle risorse e virtù delle persone e non sul loro bisogno e sulla penuria, favoriscono questo risultato e aumentano le possibilità di ricollocamento. Per quanto riguarda le attività di questo settore di pubblica utilità, -che nel 2018 raggiunge i 30 anni di servizio e di lotta allo spreco- nelle sedi di Giubiasco e Pregassona, si è continuato a recuperare tonnellate di oggetti riciclati come mobili, abiti e articoli vari, così come nelle sedi di Pollegio e Rancate si sono trattate e riciclate 2’100 tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici. Grande anche l’impegno profuso nella raccolta di indumenti usati attraverso i 120 cassonetti presenti su tutto il territorio cantonale che hanno prodotto oltre 330 tonnellate di abiti donati dai ticinesi, oltre ad una cinquantina consegnata spontaneamente nei nostri negozi dell’usato. Presso la la sede di Pollegio sono state prodotte una quarantina di tonnellate di ortaggi biologici.

I CATISHOP.CH

Pure di rilievo è l’impegno sociale di Caritas Ticino dei CATISHOP.CH di Giubiasco e Pregassona, così come i negozi dell’usato di Chiasso, Balerna, Locarno e Pollegio dove la presenza delle volontarie è un ulteriore segno prezioso di solidarietà. Segnaliamo infine la proposta per persone a beneficio di sostegno sociale nell’ambito della conservazione del territorio con il Progetto Neofite, che dalla fase di progetto pilota si sta indirizzando verso quella della sostenibilità, con l’apprezzamento degli enti coinvolti.

Nuovi progetti di pubblica utilità

È importante evidenziare che questi progetti di utilità pubblica -durante il 2017 abbiamo proposto i nuovi; Catiunicum, la produzione di oggetti unici ricavati dallo scarto di prodotti diversi e il CATI·EcoPhonoTherm, pannelli isolanti termo acustici per l’edilizia prodotti con lo scarto di abiti usati non più utilizzabili, verso il rifiuto zero- hanno l’obiettivo di proporre gesti di carità concreta promuovendo la dignità delle persone e dove possibile e sostenibile creare nuovi posti di lavoro con salari dignitosi. Anche durante il 2017 una persona in precedenza senza occupazione è stata da noi assunta a tempo indeterminato.

Il Servizio sociale e quello informativo

Riteniamo positivo anche l’impegno negli altri servizi di Caritas Ticino; quello storico del Servizio sociale che nel 2017 si è occupato di 373 dossier con il coinvolgimento di circa 800 persone. L’aumento della casistica rispetto all’anno precedente (280 dossier) in particolare legata agli aspetti di indebitamento eccessivo, non va però letta come recrudescenza del fenomeno, bensì a causa di una maggiore visibilità del nostro servizio sociale come punto di riferimento per questa problematica legata anche al progetto cantonale «Il Franco in Tasca» con la promozione del numero verde 0800 20 30 30. Ricordiamo il progetto pilota in collaborazione con il Cantone per l’inserimento di persone richiedenti asilo in Programmi occupazionali organizzati da comuni o enti senza scopo di lucro, con l’occupazione di 166 persone per 48’000 ore di lavoro nel 2017 e il progetto di messa in rete dei gruppi e associazioni di volontariato che in Ticino si occupano di accompagnare e integrare persone richiedenti asilo in vari ambiti; dall’insegnamento della lingua italiana, alla fornitura di indumenti e altre necessità personali e puntuali azioni d’integrazione, rete che ad oggi coinvolge una trentina di soggetti con oltre 300 volontari. Per quanto riguarda il servizio informazione con in particolare l’emissione televisiva settimanale in onda ogni sabato su TeleTicino, nel 2017 sono state prodotte 52 puntate di cui 10 estive assemblate con repliche. Segnaliamo inoltre che sul nostro canale YouTube, aperto nel 2008, sono presenti oltre 1400 video con oltre mezzo milione di visualizzazioni.

La Rivista Caritas Ticino è stabile con le sue 5’500 copie

La Rivista Caritas Ticino, che esce quattro volte all’anno, mantiene la tiratura di 5’500 copie. Il Servizio Catidépo che offre l’affitto di spazi per il deposito di merce diversa e documenti, senza dimenticare l’impegno efficiente in tutti quei servizi come l’amministrazione e il servizio tecnico che permettono il funzionamento di tutti i settori di Caritas Ticino. Nel 2017 sono stati impiegati anche 11 persone che hanno seguito il servizio civile in alcuni settori della nostra organizzazione.

Nell’anno del 75mo. anniversario Caritas Ticino vuole continuare sull’esperienza maturata nella sua storia, consolidando quanto proposto fino ad oggi e aprendosi a nuove proposte come ad esempio quella lanciata in gennaio nei confronti delle Parrocchie della Diocesi per un approfondimento di ulteriori collaborazioni e servizi, o in nuovi progetti che potrebbero nascere in forma sussidiaria con lo Stato, con enti diversi e privati imprenditori nell’alveo della Dottrina sociale della Chiesa per la promozione del bene comune. In tal senso il vescovo Valerio ha invitato Caritas Ticino a continuare a riflettere sulla differenza tra «pensiero religioso» e «pensiero laico», come fanno i monaci del deserto che si chiedono «chi siamo noi? Cosa facciamo di diverso? Quindi ha invitato a lavorare chiedendosi continuamente cosa sia questa differenza di qualità».

Riconfermate le cariche statutarie

L’Assemblea di Caritas Ticino ha riconfermato le cariche statutarie: Roby Noris, Presidente; don Giuseppe Bentivoglio, Vicepresidente; Marco Fantoni, Direttore e Stefano Frisoli, Vicedirettore.

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/caritas-ticino-sempre-piu-attenzione-al-mondo-del-lavoro/