Giovani profeti

Un ateo, una credente e un cattolico critico svizzeri… Potrebbe sembrare una barzelletta sui luoghi comuni. Invece sono un bellissima e ricchissima realtà di questi giorni a Roma dove è in corso la riunione pre-sinodale. Papa Francesco ha invitato più di 300 giovani provenienti dai 5 continenti per ascoltarli e metterli in relazione sulle sfide del presente e del futuro della Chiesa. Un incontro, oserei dire, profetico per la società tutta, perché riunisce giovani credenti, con credenti, critici e di altre religioni per discutere su lavoro, società, fede, famiglia, bene comune, politica, ambiente. Tutto per proporre alcune domande ai vescovi che in ottobre si incontreranno nel sinodo dal tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Medea, Jonas e Sandro rappresentano la Svizzera. In questi giorni ho chiacchierato molte volte con loro, ho viaggiato in treno con loro e ho colto gli sguardi, i dubbi, la loro fermezza e gli ideali. Vedrete tutto questo a Strada Regina il 31 marzo su RSI LA1 ore 1835. 

Ma un aspetto che non emerge dalle parole raccolte nelle interviste è la capacità che questi giovani hanno di esser loro a dare a noi adulti la possibilità di crescere.  La loro disponibilità a dare al mondo degli adulti l’ennesima possibilità di ricredersi sui pregiudizi e i luoghi comuni sul «mondo dei giovani». Laddove le generazioni adulte hanno fallito, laddove non sono dei modelli da seguire, laddove non sono testimoni credibili, laddove dimostrano che la fatica di diventare adulti non ha senso, lì ci sono dei giovani capaci, interessati, aperti, sensibili pronti a dirci: eccoci, siamo qui!

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/blogsi/giovani-profeti/