Medio Oriente, il Papa invita il World Jewish Congress al dialogo tra ebrei e musulmani

Il Papa ha sottolineato l’importanza di dialogare con i musulmani nell’udienza privata al Congresso Ebraico mondiale, affermando che è l’unica via per portare pace e stabilità alla regione mediorientale. A riferirlo è una nota dello stesso WJC (World Jewish Congress).

 

Il presidente dell’organizzazione, Ronald S. Lauder, ha incontrato il Papa martedì scorso a Casa Santa Marta insieme ad una delegazione dell’organizzazione dopo che il 29 gennaio Francesco aveva ricevuto i partecipanti ad una conferenza internazionale sull’antisemitismo ospitata dalla Farnesina, tra i quali i rappresentanti del Wjc, facendo appello a contrastare il «virus dell’indifferenza».

 

Papa Francesco ha peraltro accettato di posare in una foto con i membri del WJC tenendo ognuno un cartello con la scritta «We remember» (»Noi ricordiamo»), parte di una campagna in occasione del Giorno della Memoria della Shoah.

 

Lauder ha ringraziato il Papa per il suo impegno a favore della pace in Medio Oriente, contro l’antisemitismo, e per il rafforzamento delle relazioni tra ebrei e cattolici. Ha inoltre espresso preoccupazione per gli attacchi che avvengono in Medio Oriente contro i cristiani, sottolineando più in generale la necessità di difendere le minoranze perseguitate. L’organizzazione pianterà 18 alberi di olivo in Israele in segno di riconoscenza agli sforzi del Pontefice argentino.

 

«Nel corso dell’incontro proficuo e positivo», si legge in una nota del Congresso Ebraico mondiale, «le parti hanno discusso un ampio ventaglio di questioni compresa l’importanza del dialogo interreligioso al livello di comunità, e la necessità di negoziati diretti tra Israele e Palestinesi per arrivare ad una soluzione pacifica. Papa Francesco – prosegue la nota – ha sottolineato l’importanza capitale di entrare in dialogo con i musulmani, mettendo in evidenza che è l’unica via per portare pace e stabilità alla regione».

 

Nel corso dell’incontro il presidente Lauder ha espresso rammarico per gli attacchi contro i cristiani del Medio Oriente e per «l’assordante silenzio» dei leader mondiali su questo problema ed ha sottolineato la necessità di «stare dalla parte di tutte le minoranze perseguitate».

 

«Papa Francesco – ha poi dichiarato lo stesso Lauder – è uno dei maggiori alleati del popolo ebraico e di Israele nel mondo. Siamo profondamente grati per il suo impegno ad alzare la voce contro l’antisemitismo e l’odio, i suoi sforzi straordinari per rafforzare le relazioni cattolico-ebraiche, e per la sua dedizione per una pace vera e duratura tra Israele e i Palestinesi. Il Congresso Ebraico mondiale apprezza enormemente l’amicizia e la fiducia che abbiamo maturato con il Papa in questi anni e non vediamo l’ora di continuare a lavorare insieme per assicurare un futuro certo alle prossime generazioni».

Iacopo Scaramuzzi – VaticanInsider

Chiesa cattolica svizzera

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