R. – Verranno da tutti i posti del Perù, perché è un pellegrinaggio per incontrare il Santo Padre che viene da lontano.
D. – Dunque un grande pellegrinaggio, una grande festa della fede in un Paese, il Perù, che ha una grande ricchezza: quella dei propri Santi…
R. – Sì, esattamente. Il Perù ha un’identità speciale. I Santi hanno dato un’impronta, soprattutto donando la vita per il prossimo, come hanno fatto Santa Rosa, Santo Toribio, San Martín de Porres. Sono un punto di riferimento i Santi del Perù.
D. – E tra l’altro, i primi Santi d’America vengono proprio dal Perù…
R. – Sì, i primi Santi d’America vengono proprio dal Perù. Sono grandi Santi, che hanno incarnato quello che sempre ci dice Papa Francesco ponendo un’attenzione speciale verso gli ultimi e i più bisognosi.
D. – E tra i grandi Santi del Perù, c’è Santa Rosa da Lima…
R. – Sì, una giovane che si è veramente impegnata nel vivere la fede. E questa fede si è poi tradotta in molta preghiera e in molto amore verso il prossimo. Santa Rosa da Lima prese con sé i più bisognosi e i più poveri. Creò una infermieria per accudire i più bisognosi.
D. – C’è poi la storia di un figlio illegittimo, meticcio che poi intraprese anche la professione di medico. Una straordinaria storia che diventa una storia di santità. Ci riferiamo a San Martín de Porres…
R. – Sì, effettivamente San Martín de Porres voleva farsi dominicano. Ma non lo hanno accolto perché a quei tempi non venivano accolti mulatti o neri. E lui è diventato un fratello laico, terziario. Aveva grandi qualità come infermiere: metteva tanto amore in ciò che faceva e tanta gente si sentiva sollevata grazie al suo prodigarsi per gli altri. Era veramente un dottore di quei tempi.
Amedeo Lomonaco – Lima (VaticanNews)