Di Pasqua in Pasqua

di p. Silvano Garello, sx

Dhaka – 28 marzo 2015

Anche in Bangladesh c’è un grande bisogno ed un desiderio di resurrezione. La gente percepisce che la liberazione politica, ottenuta nel 1971, resta incompiuta soprattutto nel campo spirituale. La necessaria riconciliazione non ha ancora trovato la sua strada. Anche la politica malata potrebbe essere dunque un riflesso dei nostri mali spirituali
Ogni popolo deve misurarsi con i propri desideri. Ma bisogna ammettere che la stessa legittima aspirazione al benessere economico può diventare una grande livella dei veri bisogni del cuore. L’occidente cristiano sembra attanagliato dal dubbio di essere stato ingannato da Cristo redentore dell’uomo e perciò fa sempre più difficoltà a rileggere il cammino della propria storia. Finora si è troppo cercata nella depressione economica la ragione dei nostri mali. Ora la sua avventura sta si rivela come una scappatoia evidente. Essa si concentra sulla redifinizione dell’essere umano e sulla possibilità di poter giocare a prendere il posto di Dio, sia come donatore della vita che come colui che ne taglia l’ordito. L’isolamento dalla sorgente ha come meta inevitabile la cisterna screpolata.
C’è un crescente smarrimento circa l’origine e la fine dalla vita umana, ma forse soprattutto sul suo scopo. La vita rischia di diventare un giocattolo che si frantuma nelle nostre mani. Ci possiamo allora meravigliare se la perdita del senso stesso della vita porti alla depressione?

Chiesa cattolica svizzera

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