«L’80% degli sfollati sono stati accolti in campi di accoglienza a nord e sud di Mosul ma ci sono ancora 1,5 milioni di persone a rischio di cui 1,2 di rimanere sfollate, 600 mila sono bambini e 1 milione di persone sono tagliate fuori dall’assistenza umanitaria, con migliaia di famiglie senza acqua per danni alle condotte idriche». «È un quadro di rara gravità», prosegue l’Unicef secondo cui l’Isis continua a utilizzare «la violenza sessuale come tattica di terrore contro donne e bambini di minoranze etnico religiose e l’uso di civili come scudi umani per rallentare l’avanzata militare».