Una piccola fattoria che porta il nome di san Giovanni Paolo II ha aperto le porte ai senzatetto nella diocesi slovacca di Banská Bystrica. Il progetto, lanciato e gestito dalla ong cattolica «Il buon pastore», offre ai bisognosi non solo l’opportunità di lasciarsi alle spalle le loro vecchie e disperate condizioni di vita, ma anche di approfondire la propria fede in Dio. «L’obiettivo del servizio — ha spiegato al Sir padre Martin Dado, direttore dell’arcivescovado di Bratislava — è di offrire loro una terapia in due modi: tramite il lavoro e la preghiera».
Il vescovo di Banská Bystrica, monsignor Marián Chovanec, ha benedetto la sede della fattoria, nella quale, all’interno dell’altare della nuova cappella dedicata a san Francesco d’Assisi, sono conservate reliquie di san Giovanni Paolo II. Secondo monsignor Chovanec questo progetto incentrato sull’agricoltura ha grande significato spirituale e valore simbolico: «La Chiesa cattolica, attraverso l’aiuto disinteressato di sacerdoti e volontari — ha sottolineato — continua a radunare le pecorelle smarrite, persone emarginate in condizioni di estremo bisogno».
La fattoria di Bzovik offre alloggio e opportunità di lavoro a quaranta senzatetto e i promotori del progetto sperano di garantire a queste persone una nuova condizione spirituale ed esistenziale.
In Slovacchia, un’indagine sui redditi delle famiglie e sulle condizioni di vita pubblicata recentemente dall’Ufficio di statistica, conferma che nel 2015 640.000 persone, che rappresentano circa il 12,3 per cento della popolazione, erano a rischio povertà.
(Osservatore Romano)
Chiesa cattolica svizzera
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