Il primo discorso di Papa Francesco in Ungheria è denso di messaggi, che sono anche un monito al Vecchio Continente.
Ad accogliere il Papa a Budapest il nunzio apostolico, l’ambasciatore d’Ungheria presso la Santa Sede e il vice primo ministro ungherese.
Lo ha affermato Bergoglio durante il saluto dei 73 giornalisti presenti sul volo papale diretto in Ungheria.
Sei discorsi, tutti pronunciati in italiano. Sono i «numeri» del 41° viaggio apostolico del Papa, che sarà a Budapest da venerdì 28 a domenica 30 aprile.
Il Papa sarà a Budapest tra il 28 e il 30 aprile.
Sul volo di ritorno dal Sud Sudan il colloquio del Papa, dell’arcivescovo di Canterbury e del moderatore della Chiesa di Scozia con i giornalisti. Francesco parla di Benedetto XVI: «La sua morte è stata strumentalizzata». E sugli omosessuali: «Criminalizzarli è un’ingiustizia»
A Giuba, nella Freedom Hall, Francesco, in compagnia del primate anglicano Welby e del moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia Greenshields, incontra una rappresentanza degli abitanti dei vari campi.
L'incontro nella cattedrale di Santa Teresa a Giuba con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi.
Nel suo primo discorso pronunciato a Kinshasa, il Papa ha sottolineato come il Paese abbia «una geografia ricca e variegata», ma «una storia tormentata dalla guerra» e caratterizzata da «terribili forme di sfruttamento, indegne dell'uomo e del creato».
Francesco ha lasciato l'aeroporto di Fiumicino alle 8.29 con un volo dell'Ita e arriverà nella Repubblica Democratica del Congo alle 15 di oggi. Inizia il 40mo viaggio del Papa che lo porterà prima a Kinshasa e poi a Juba capitale del Sud Sudan, dove sarà dal 3 al 5 febbraio.
‹›