I testi del Papa per la via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo scritti per la prima volta da Bergoglio stesso. Tuttavia il Papa non ha presenziato al rito per riposarsi a causa dei molti impegni pasquali
«In preghiera con Gesù sulla via della Croce» il tema delle riflessioni che accompagneranno le quattordici stazioni al Colosseo.
Il sacerdote gesuita Nuno Tovar de Lemos ha composto le meditazioni che saranno lette nel Parco Eduardo VII di Lisbona ispirandosi alle risposte date da giovani di 22 Paesi diversi in una consultazione online negli scorsi mesi.
Nel cuore di una valle, una pagina storica di arte ticinese. L'approfondimento di Giulio Foletti, storico dell'arte, per Catholica e catt.ch.
Uomini e donne, giovani e anziani, feriti dall'odio fratricida o dalla guerra, provenienti da Africa occidentale e australe, Terra Santa, Balcani, Sud e Centro America, Asia e anche Ucraina e Russia. Le loro testimonianze accompagneranno le 14 Stazioni del percorso che si snoda oggi 7 aprile, Venerdì Santo, al Colosseo. Il Papa, come comunicato in queste ore, seguirà a causa del freddo la celebrazione da S. Marta.
Nella serata di venerdì 20 marzo e durante l’intera giornata di sabato 21 marzo, è prevista l’apertura straordinaria delle chiese, per offrire la possibilità di accedere alla Confessione nel contesto dell'adorazione eucaristica.
Una bella esperienza di lavoro e condivisione, iniziata nel 2018 e portata avanti sotto la guida della maestra iconografa Anne Chiesa.
«La 366ª stazione»: è il titolo dell'iniziativa che, da un rifugio di Kiev, l’équipe dell'Ufficio nazionale di Caritas-Spes Ucraina ha trasmesso su YouTube venerdì 24 febbraio, giorno dell'anniversario dell'inizio del conflitto.
Gli organizzatori della via Crucis al Colosseo hanno colto la richiesta ucraina di togliere il testo previsto alla XIII stazione. Un gesto che ha rasserenato gli animi.
Oltre diecimila persone insieme a Francesco per pregare nella suggestiva celebrazione del Venerdì Santo che torna al Colosseo, dopo due anni per la pausa del Covid. Nelle quattordici stazioni, i frammenti di vita quotidiana delle famiglie, la denuncia del «terrore» portato dalla guerra in Ucraina e la testimonianza di una coppia di migranti. Modificato il testo della XIII stazione: «Di fronte alla morte, il silenzio più eloquente delle parole».
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