Cifre drammatiche dal bilancio del Fondo per l'infanzia delle Nazioni Unite. Nell'ultimo decennio è altissimo il prezzo pagato dai minori nelle aree di conflitto.
«Il numero di bambini le cui nascite sono state ufficialmente registrate è aumentato significativamente in tutto il mondo, anche se 166 milioni di bambini sotto i 5 anni, ovvero 1 bambino su 4, restano non registrati». Lo rivela l’Unicef, in un nuovo rapporto lanciato oggi in occasione del 73° anniversario dalla sua nascita.
Ogni giorno muoiono oltre 300 bambini e adolescenti per cause legate all’Aids, 13 ogni ora. Il virus è ancora molto diffuso: si sono fatti grandi passi avanti ma «dobbiamo migliorare l’accesso alle cure».
Strage di bambini in un campo profughi nel nord della Siria, colpito da un bombardamento che ha causato almeno 16 morti. Vittime anche alla periferia di Aleppo raggiunta da diversi razzi. Monsignor Khazen: le potenze garanti delle pace non riescono ad impedire le nuove violenze.
La denuncia viene dall’Unicef, che fa notare come i bambini in Siria continuino ad essere esposti agli stessi livelli di rischio del 2018, quando nei combattimenti erano stati uccisi 1.106 bambini, il più alto numero di uccisioni in un solo anno dall’inizio della guerra.
In occasione della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, che ricorre oggi 30 luglio, l’Unicef ricorda che a livello globale il 23% delle vittime sono bambine e adolescenti. Nell’Unione europea, la forma di tratta più comunemente segnalata è quella ai fini di sfruttamento sessuale, una forma di violenza di genere che colpisce in modo sproporzionato le donne e le ragazze che rappresentano il 95% delle vittime registrate.
«Circa 15.500 bambini e giovani migranti sono stati registrati dalle autorità messicane per la migrazione nei primi quattro mesi dell'anno, 130 al giorno, secondo le ultime stime dell'Istituto Nazionale per le Migrazioni. Questa cifra rappresenta un aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso», lo dichiara Henrietta Fore, Direttore generale dell'Unicef.
«I cambiamenti climatici hanno un impatto proporzionato su bambini e giovani. Circa il 90% del peso delle malattie attribuibili al cambiamento climatico ricade sui bambini sotto i 5 anni». A denunciarlo oggi è l’Unicef nella giornata in cui si tiene il secondo Global Strike for Future.
Rapporto dell’Unicef, il primo condotto a livello globale sull’educazione prescolare, in vista dell’obiettivo fissato dalle Nazioni Unite di renderla universale entro il 2030.
Lo denuncia l’Unicef, che ha anche chiesto ai governi nella regione di difendere i diritti di tutti i bambini, anche dei migranti e dei rifugiati, e di assicurare loro accesso a servizi essenziali. I partner umanitari stimano che quest’anno fino a 4,9 milioni di persone nella regione – anche in Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Panama, Peru e Trinidad e Tobago – avranno bisogno di assistenza a causa delle condizioni economiche e politiche in Venezuela, che stanno spingendo le migrazioni regionali.
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