Papa Francesco, nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, analizza la Prima Lettura dal Libro della Sapienza e sottolinea che per l’invidia di Gesù che si è fatto uomo, il Grande Bugiardo ci tenta per distruggere l’umanità.
Nell'omelia alla Messa mattutina a Casa Santa Marta, Papa Francesco esorta a chiedersi: «Cosa preferisco io? Accettare sempre l’invito del Signore o chiudermi nelle mie cose, nelle mie piccolezze?
Gesù non tollera l'ipocrisia e chiama i farisei «sepolcri imbiancati». Lo ricorda Papa Francesco nell'omelia alla messa di questa mattina a Casa Santa Marta. Bisogna guarire dall'ipocrisia e la medicina è saper accusare se stessi davanti a Dio. Chi non sa farlo, dice Francesco, «non è un buon cristiano»
C'è un modo di essere cristiani «a patto che», cioè solo a determinate condizioni, che Papa Francesco stigmatizza nell'omelia alla Messa di questa mattina a Casa Santa Marta.
Papa Francesco, nell’omelia della Messa del mattino a Casa Santa Marta, sottolinea che quando ci appropriamo del dono del ministero, e lo centriamo su noi stessi, «lo trasformiamo in funzione», perdendo il cuore del ministero, episcopale o presbiterale che sia. Dalla mancanza di contemplazione del dono nascono «tutte le deviazioni che conosciamo»
Nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, ripresa dopo la pausa estiva, Francesco riflette sulla Prima Lettera di San Paolo a Timoteo, esortando a innalzare a Dio preghiere anche per i governanti. Oggi, nota, sembrerebbe che la preghiera per loro sia «insultarli».
Così nella Messa celebrata a Casa Santa Marta prende spunto dalla Lettura odierna che narra la conversione di Paolo sulla via verso Damasco per far comprendere il valore della docilità e dell'apertura del nostro cuore alla voce di Dio.
Subito dopo l'elezione, Papa Francesco sceglie di risiedere nella Domus Sanctae Marthae nella cui cappellina inizia a celebrare le Messe invitando gruppi di fedeli.
Durante la Messa celebrata nella cappella della Casa Santa Marta, il Pontefice commenta la prima Lettura, tratta dal libro del profeta Isaia (Is 58,1-9a), e spiega «la differenza che c’è nella nostra vita fra il reale e il formale», condannando ogni forma di ipocrisia.
Nella messa mattutina di Santa Marta, il Papa rivolge ad ognuno di noi le domande che il Signore fece ad Adamo e a Caino. «Dove sei? Dov'è tuo fratello?» Domande scomode e imbarazzanti che non vogliono però «risposte di compromesso».
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