Sono iniziate le operazioni di rientro nella ex roccaforte jihadista in Siria. La prima fase riguarda il distretto orientale di Al-Meshleb, ripulito dagli esplosivi lasciati dai miliziani. Continuano i lavori di bonifica di case e terreni. Nei giorni scorsi morti diversi civili a causa dello scoppio di ordigni.
Jacques Murad, monaco siriano di Deir Mar Musa, racconta l’ultima strage jihadista a Qaryatayn e le violenze sui profughi siriani in Libano.
La due giorni di incontri si è aperta ieri e si svolge a porte chiuse. Strappata Raqqa all’Isis, ora la priorità è riservata al cammino di riconciliazione e al processo di pace. La crisi siriana può essere risolta solo «attraverso un processo politico». Il 28 novembre a Ginevra nuovo round di negoziati Onu.
Le Nazioni Unite sono pronte a entrare nella città siriana di Raqqa in Siria da dove l'Is è stato espulso.
E’ ufficiale ormai la notizia circolata sin dalle prime ore di ieri: la città di Raqqa nel nordest della Siria, roccaforte dell'organizzazione del sedicente Stato islamico, è stata interamente riconquistata dalle Forze democratiche della Siria (Fds), coalizione curdo-araba appoggiata dalla Coalizione internazionale a guida statunitense.
In Siria, prosegue l’offensiva per liberare la città di Raqqa dalla presenza del sedicente Stato islamico (Is). Secondo il portavoce delle Forze democratiche siriane (Fds), l’alleanza curdo-araba appoggiata dagli Stati Uniti, la battaglia sarebbe nella sua fase finale.
Sotto il fuoco di tutte le parti in conflitto, a centinaia sono stati uccisi o feriti, anche dai bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa.
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