Tre voci ticinesi raccontano il loro legame con il pellegrinaggio a Lourdes. In agosto nel 2021 la Diocesi di Lugano vi si recherà purtroppo solo con i pellegrini ma senza i malati per ragioni dovute alla pandemia.
Nei giorni scorsi Caritas Svizzera ha attirato l’attenzione sul legame fra povertà e coronavirus in Svizzera. Ma quale è la situazione in Ticino? Lo abbiamo chiesto a Marco Fantoni, direttore di Caritas Ticino.
La crisi sanitaria ha palesato le ristrettezze economiche di alcune fasce della popolazione. Caritas si attiva con un'iniziativa di aiuto.
La crisi del coronavirus colpisce in particolar modo le persone che già vivono in situazione di povertà e quelle che hanno a disposizione poco più del minimo esistenziale.
Si stima che durante il lockdown circa 500 milioni di bambini non hanno avuto accesso all’apprendimento a distanza.
Christoph Eymann, presidente della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (Cosas), ha confermato domenica alla NZZ am Sonntag che dall’inizio della pandemia, sono stati recensiti 8300 casi in più in Svizzera, presi a carico dall’assistenza. Il parere di fra Martino Dotta.
Il Consiglio nazionale ha approvato oggi, mercoledì 3 giugno, l’introduzione di un monitoraggio periodico della situazione della povertà in Svizzera.
Il nuovo progetto REBUS lanciato da tre associazioni ticinesi impegnate da anni nell’educazione finanziaria e nella lotta all’indebitamento eccessivo.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha calcolato che l’impatto economico della pandemia di Covid-19 potrebbe quasi raddoppiare il numero di persone che nel mondo soffrono di fame acuta, portandolo dai 135 milioni del 2019 a 265 alla fine dell’anno. La drammatica situazione del Sud Sudan, il Paese al mondo dove l’insicurezza alimentare è più grave
Rafforzare le comunità più deboli «La Croce Rossa è in prima linea in 192 Paesi del mondo con 14 milioni di volontari», spiega a Vatican News, il portavoce della Federazione Internazionale della Croce Rossa, Tommaso Della Longa, parlando di un impegno che va dal servizio delle autoambulanze al «rafforzamento» delle comunità locali dei Paesi poveri nell’affrontare l’emergenza Covid-19.
‹›