Domenica prossima 18 novembre è la Giornata mondiale dei poveri. E’ stata istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della misericordia e quest’anno giunge alla sua seconda edizione. Nostra intervista a Marco Fantoni, direttore di Caritas Ticino.
Il Papa celebrerà la Messa in occasione della Giornata mondiale dei poveri domenica 18 novembre, nella Basilica di San Pietro in coincidenza con la solennità della sua Dedicazione. Lo ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede.
«Abbiamo scritto una lettera al Papa perché faccia tappa alla sua tomba durante il viaggio a Panama».
Non amiamo a parole ma con i fatti.
Domenica prossima, 19 novembre, si celebrerà la I Giornata Mondiale dei Poveri. Una Giornata voluta fortemente da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia, affinché tutta la comunità cristiana fosse chiamata a tendere la propria mano ai poveri, ai deboli, agli uomini e alle donne cui viene calpestata la dignità.
Più di quattromila bisognosi parteciperanno alla messa. Verranno oltre che da Roma e dal Lazio, da diocesi tra le quali Parigi, Lione, Nantes, Varsavia, Cracovia, Malines-Bruxelles e Lussemburgo. Tra le iniziative, un Presidio sanitario solidale che effettuerà gratuitamente analisi cliniche, visite mediche specialistiche di cardiologia, di dermatologia, di infettivologia, di ginecologia e di andrologia.
«E' stata una provvidenza ricca e insolita, ma non inconsueta». Così Alberto Colaiacomo dell'Ufficio comunicazione della Caritas di Roma ha spiegato la sorpresa di tutti nel vedere arrivare ieri sera un dono speciale dal Papa, un camion carico di uva fresca destinata agli Empori della solidarietà, coordinati dai centri parrocchiali e dalle Caritas di Roma in aiuto a 1600 famiglie in difficoltà.
I commenti per gli «ultimiˮ a tavola con il Papa in San Petronio. Avveniva agli inizi del cristianesimo. Accadeva anche a Roma, con Gregorio Magno che serviva a tavola. E nel V secolo si tenne un pranzo per i poveri a San Pietro ammirato da Paolino da Nola.
«Siamo chiamati a tendere la mano ai poveri», di fronte all’estendersi «della povertà a grandi settori della società», «non si può restare inerti e tanto meno rassegnati». Il Papa tocca questi temi nel messaggio per la I Giornata Mondiale dei poveri che si terrà il 19 novembre. Quel giorno, dopo la Messa a san Pietro, Francesco pranzerà con 500 poveri.
Il Brasile, con le sue disuguaglianze e contraddizioni ma anche con i valori e le grandi potenzialità, è un laboratorio per una Chiesa veramente in uscita che si mescola alla gente e va in cerca dei lontani.
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