Tante attese e speranze sul summit sulla protezione dei minori convocato dal Papa dal 21 al 24 febbraio. Si tratta infatti di una sfida per la credibilità della Chiesa cattolica nel mondo.
«Incontrare le vittime sopravvissute agli abusi sessuali del clero, nei loro rispettivi Paesi, prima dell’incontro di Roma» per comprendere la loro sofferenza, è l'invito del Vaticano rivolto a tutti i presidenti delle Conferenze episcopali del mondo che a fine febbraio si raduneranno presso la Santa Sede in occasione del Summit dedicato alla protezione dei minori nella Chiesa.
Intervista del Segretario di Stato alla emittente CEI di ritorno dall’Iraq: «Non ci sono le condizioni per un viaggio del Papa. Le autorità religiose condannino il fondamentalismo».
Lo ha deciso la Conferenza episcopale francese in Assemblea plenaria a Lourdes. Previste anche nuove misure di sostegno per le vittime.
Dagli Stati Uniti alla Germania, nuovi rapporti di esperti – è la cronaca di queste ultime settimane – fanno luce sui crimini di pedofilia compiuti nella Chiesa nei decenni passati. Che impatto ha avuto sull'opinione pubblica mondiale lo scandalo pedofilia? Ospite Markus Krienke, professore di etica sociale a Lugano e Roma.
«I piccoli sono i veri grandi», questo il tema della Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza contro la pedofilia, celebrata da oggi con manifestazioni in tutta Italia, per concludersi domenica 7 maggio in piazza san Pietro con la recita del Regina Coeli insieme al Papa.
«Non accada mai più». E’ questo il grido denso di dolore che la Chiesa australiana, umiliata e scossa, condensa in un monito imperativo al termine delle audizioni della Royal Commission, istituita in Australia per fare luce sugli abusi compiuti da membri del clero.
Su Repubblica in edicola la prefazione scritta da Francesco per il libro in cui lo svizzero Daniel Pittet racconta gli abusi subiti da un sacerdote: «Chiedo perdono per i preti pedofili: un segno del diavolo, saremo severissimi»
Le linee per combattere gli abusi: accentuare la vigilanza e considerare gli atti passati non denunciati o ritenuti prescritti. Cooperare con l’autorità giudiziaria.
Parla il gesuita preside dell’Istituto di psicologia della Gregoriana. «Formazione e prevenzione rimangono le armi principali. In passato risposte troppo legalistiche».
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