«Ho un indelebile ricordo del primo, drammatico, weekend dell’emergenza sanitaria in cui sono entrate in ospedale 50 persone malate di COVID-19. E poi sempre di più nei giorni successivi. Due o tre pazienti ogni giorno venivano trasferiti e intubati nei reparti di cure intense. E in seguito i decessi, sempre più numerosi, non solo tra i pazienti molto anziani e con altre patologie ». E’ una radiocronaca di guerra quella che la dottoressa Rita Monotti, primario di medicina interna a «La Carità» di Locarno, ci racconta al telefono.
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