A tre anni dal massacro dei 21 giovani copti, è stata edificata e consacrata ad Al Ur, nell’Alto Egitto una cattedrale per i «martiri della fede». I resti delle vittime, ritrovate in una grotta a Sirte, dopo l’analisi del Dna, saranno esposti al piano terreno dell’edificio. I commenti dei familiari dei martiri.
Individuati 3.800 profughi da rimpatriare subito. Tusk: «Servono sanzioni Onu contro i trafficanti»
Dominato dall’urgenza di trovare una soluzione condivisa al dramma dei migranti in Libia, il vertice Africa-Europa ha sacrificato altri temi – tra cui quello dominante del futuro dei giovani -, fondamentali per una crescita equilibrata dei rapporti tra le due sponde del Mediterraneo.
Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, afferma che nei centri di detenzione in Libia «è vero che le violenze e i soprusi sono all'ordine del giorno». Il commissario europeo Dimitris Avramopoulos ieri ha avvertito che senza l'azione dell'Unione europea e senza «gli sforzi eroici» dell'Italia andrebbe anche peggio.
È quanto sottolineato nella dichiarazione sottoscritta oggi dai ministri a Berna in occasione della terza riunione del Gruppo di contatto del Mediterraneo centrale.
Condizioni inumane, senza il rispetto dei basilari diritti umani. E’ la forte denuncia dell’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere contenuta nel rapporto «Human Suffering».
Il numero di arrivi in Italia è calato in luglio, ma le motivazioni non sono così chiare. Secondo gli analisti sarebbe un effetto degli scontri fra milizie e trafficanti di esseri umani.
«Il 40 per cento delle persone salvate dai barconi spiegano che sono state costrette a salirvi». È quanto racconta Arjan Hehenkamp, direttore generale dell’organizzazione umanitaria di Medici senza frontiere (Msf).
A Malta il vertice informale dei capi di Stato e di governo europei sull’immigrazione. In una nota i leader assicurano pieno sostegno al «Memorandum» firmato ieri sera dal premier italiano, Paolo Gentiloni e il capo del governo di unità nazionale libico, Fayez al-Sarraj, per contenere l’afflusso dei migranti dalla Libia.
Quando si sono trasferiti in Libia come missionari conoscevano i pericoli che stavano correndo. Nonostante i bombardamenti che distruggevano il Paese davanti ai loro occhi, Anita e Ronnie Smith hanno deciso di continuare a vivere in quella terra, aggrappandosi alla forza della loro fede.
‹›