La Conferenza episcopale argentina (Cea), a conclusione dell’incontro della Commissione permanente, ha inviato una lettera a Papa Francesco ringraziandolo per la sua recente «Lettera al popolo di Dio».
«Abbiamo tardato ad applicare queste azioni e sanzioni così necessarie» riconosce il Papa, ma si dice «fiducioso che esse aiuteranno a garantire una maggiore cultura della protezione nel presente e nel futuro».
Se Giovanni Paolo II 25 anni fa pronunciò «parole profetiche sulla libertà», ora è tempo per «rispondere alla domanda su come abbiamo usato il dono della libertà», dicono i Vescovi del Paese.
«Vorremmo incoraggiare ad una auto-riflessione onesta su questo tema – ha detto mons. Fabre – e prenderemo ispirazione dal passo del profeta Michea quando invita i fedeli ›ad agire con giustizia».
L’intervista a mons. Fernando Ramos Pérez, segretario generale della Conferenza episcopale cilena, dopo la Lettera inviata dal Papa e resa nota ieri.
Il Papa emerito risponde ai tanti lettori del Corriere della Sera che chiedevano della sua salute in una missiva consegnata a mano alla sede romana del quotidiano. Parla di «lento scemare delle forze fisiche» e della grazia dell'affetto di cui si sente circondato.
La lettera di Natale di p. Luca Bolelli, missionario in Cambogia da 10 anni. Gesù ha scelto di venire al mondo in un villaggio, «la sua scuola di umanità». La vita quotidiana che «mette a nudo». La vita «pelle a pelle», compresa la morte, «imparando gli uni dagli altri, aiutandoci ad essere più uomini».
L’inserto di catholica affronta l’ultima tappa del viaggio del Papa in Asia: il Bangladesh.
Per l’ottobre 2019, papa Francesco lancia un Mese Missionario Straordinario per risvegliare l’impegno della missione ad gentes e per trasformare in modo missionario la pastorale ordinaria, sfuggendo alla stanchezza, al formalismo e all’autopreservazione. Il «compito imprescindibile della missione ad gentes da Benedetto XV al Concilio Vaticano II, a papa Giovanni Paolo II, fino all’Evangelii Gaudium.
Una lettera del Pontefice accompagna l’annuncio della costituzione di due nuove eparchie per i fedeli siro-malabresi e l’estensione dei confini di due già esistenti: «Il provvedimento non è una crescita di potere e dominio, ma una chiamata alla comunione».
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