Il viaggio in programma tra settembre e ottobre. Oltre a Georgia e Armenia, la statua passerà anche in Azerbaigian.
Francesco saluta i giornalisti sul volo Roma-Tbilisi e conferma di non amare le trasferte che lo tengono lontano da Roma.
Un autentico progresso «ha come indispensabile condizione preliminare la pacifica coesistenza fra tutti i popoli e gli Stati della regione», con «il rispetto delle prerogative sovrane di ciascun Paese nel quadro del diritto internazionale».
«Nel momento in cui mi accingo a compiere il mio viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian, per favorire l’incontro e il dialogo tra culture e religioni diverse, per rafforzare il cammino dell’unità dei cristiani e per confermare la comunità cattolica nella fede, mi è caro rivolgere a lei, signor Presidente...
Ma che Paese è oggi la Georgia, ex repubblica sovietica indipendente dal «91? E soprattutto, come le autorità guardano all’arrivo di un secondo Pontefice dopo S. Giovanni Paolo II nel 1999?
Inizia oggi il secondo viaggio del Papa nelle repubbliche ex-sovietiche della regione. La visita di 3 giorni comincerà in Georgia e si concluderà domenica in Azerbaijan.
La Georgia attende il Papa e sarà la piccola comunità cattolica ad accoglierlo il prossimo 30 settembre. Si tratta di una minoranza, in un Paese prevalentemente ortodosso, ma completamente dedita alle opere di carità.
Un viaggio di pace a dimensione ecumenica e interreligiosa. Così il direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke, ha definito il viaggio di Papa Francesco in Georgia e Azerbaigian, che prende il via venerdì prossimo.
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