Le notizie di queste ore riguardo al Giornale del Popolo, ultimo quotidiano cattolico della Svizzera, ci invitano a ripercorrerne in quattro momenti la storia. Cominciamo dalla nascita della Buona Stampa nel 1917 ad opera del vescovo di allora, Aurelio Bacciarini.
In un giorno tristissimo per il mondo cattolico ticinese, la Pretura – come reso noto da un Comunicato stampa della Curia vescovile – ha dovuto comunicare la chiusura dell'ultimo quotidiano cattolico della Svizzera. In serata è giunta nelle redazioni una replica della direzione del quotidiano ticinese.
Inoltre mostra vicinanza al Vescovo Valerio per la dolorosa scelta che è stato costretto a prendere.
Sono state raccolte in poche ore dal lancio dell'appello della redazione del Giornale del Popolo per salvaguardare una voce storica della Svizzera italiana.
La chiusura del Giornale del Popolo ha fatto sorgere molti interrogativi in questi giorni. Passata la prima ondata emotiva, vogliamo proporvi alcune riflessioni dell’editore, il vescovo di Lugano Mons. Valerio Lazzeri.
Sarà possibile creare un fondo di solidarietà per i dipendenti.
L'editoriale pubblicato nell'edizione odierna del Giornale del Popolo di Lugano.
Al momento attuale i dipendenti non hanno alcuna garanzia. Qui trovate le informazioni per aiutarli.
Il vescovo di Lugano ha comunicato in data odierna di aver dovuto intraprendere la procedura per il fallimento del Giornale del Popolo.
SPECIALE SETTIMANA SANTA – Nel suo editoriale del Giovedì Santo, Gregorio Schira sottolinea che essere fecondi significa anche aiutare chi è nel bisogno.
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