Un saggio per riflettere su temi come l’interiorità dell’uomo e ciò che lo allontana da essa da un punto di vista filosofico. Scopriamo con l’autore, recentemente intervenuto anche alla Biblioteca Salita dei Frati per la presentazione del volume, alcuni aspetti di questa indagine.
In collaborazione con l'USI Master in Philosophy e con la Society for philosophy of time, l'Istituto di Studi filosofici della Facoltà di Teologia di Lugano organizzerà prossimamente – dal 23 al 24 agosto – il workshop internazionale «»»» »»» »»»» »»»», che raccoglierà a Lugano esperti di filosofia della religione e del tempo provenienti da molte università, da Milano a St. Andrews, da Copenaghen a Cambridge.
Il Bachelor in filosofia dell'Istituto di Studi Filosofici di Lugano (ISFI) è una laurea triennale che offre una formazione eccellente con un’attenzione particolare al mondo del lavoro.
Dal 12 al 15 febbraio 2019 si terranno i corsi della settimana intensiva primaverile 2019 della Facoltà di Teologia di Lugano. Studenti e uditori possono iscriversi fino al 4 febbraio 2019. Nel percorso di quest'anno troviamo la proposta di intriganti questioni filosofico-teologiche.
Una proposta dell'Associazione Biblioteca Saluta dei Frati. Tre appuntamenti nel mese di novembre che indagano il rapporto tra Bibbia, letteratura e filosofia.
Lo studioso italiano invia una copia del suo ultimo libro a Francesco che lo chiama per ringraziarlo. Una conversazione breve e piacevole sulla Chiesa e la filosofia.
«L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura, ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quando l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe anche allora più nobile di ciò che lo uccide, perché egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui. L’universo non ne sa nulla».
Se una macchina può avere le stesse prestazioni di una persona umana media in certi compiti cognitivi, allora la macchina va giudicata non meno psicologica (o intelligente) della persona. È la premessa del famoso test di Turing, quello in cui un interrogante, che interagisce unicamente con tastiera e schermo, deve capire con chi sta dialogando: un suo simile o un computer? Se la macchina è in grado di ingannare per un certo tempo l’interlocutore umano, allora bisogna attribuire al computer la stessa mente che attribuiamo alle persone. Ma il computer che passasse il test di Turing sarebbe simile a una persona?
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