Coraggioso» e «originale». Mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, utilizza questi due aggettivi per definire il discorso pronunciato ieri da Papa Francesco alla Fao in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Il rapporto tra i Papi e la Fao è stato fin dalla nascita dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, il 16 ottobre 1945 in Canada, all’insegna della vicinanza e della convergenza in particolare sulla lotta alla malnutrizione e alle diseguaglianze.
Il Papa alla Fao: i migranti «non potranno essere fermati da barriere fisiche, legislative, ideologiche». Dona una statua del piccolo Aylan. E critica Trump sull’accordo di Parigi.
«Fame e malnutrizione non sono fenomeni strutturali di alcune aree ma sono la condizione di un generale sottosviluppo causato dall'inerzia di molti e dall'egoismo di pochi».
Gli Accordi di Parigi sul clima «non rimangano belle parole». E’ quanto scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione che ricorre domenica 16 ottobre ma viene già da oggi celebrata alla Fao con diverse iniziative.
La siccità legata al fenomeno atmosferico conosciuto come «El Niño» e le guerre hanno fatto aumentare il numero (da 34 a 37) dei paesi bisognosi di assistenza alimentare internazionale. A renderlo noto è un rapporto della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura.
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