Figura poliedrica che continua a parlare all’uomo di oggi. Il commento di Davide De Lorenzi. A 25 anni dalla morte appare utile una lettura e interpretazione del percorso terreno di Corecco perché è stato capace di leggere il proprio tempo e proporre una visione e un’azione pastorale da cui possiamo ancora attingere.
Da un simpatico incontro, un’amicizia per sempre. La testimonianza di don Nicola Di Todaro. Ho conosciuto Eugenio Corecco a Roma nel 1987 prima di essere da lui accolto nella Diocesi di Lugano, in occasione di una sua visita presso la Casa di formazione dei Missionari di San Carlo Borromeo nella quale ero seminarista...
L’incontro con il vescovo Eugenio Corecco fu l’imbattermi con una persona che non riposava sulle glorie di una Chiesa del passato, ma era capace di farti sentire parte di una Chiesa già allora «in uscita», perché protesa all’evangelizzazione e non ripiegata su se stessa.
La testimonianze dei coniugi Stefanini. Parlare del Vescovo Eugenio è ricordare un amico con cui abbiamo avuto la fortuna di condividere un tratto di cammino della nostra vita. Eugenio ci sollecitava a fare delle scelte importanti: «Chiedetevi: cosa vuole il Signore da voi, dalla vostra vita?»
Ho incontrato don Eugenio nel 1971 a Claro. Ricordo bene la sua persona, familiare a tutti e allo stesso tempo autorevole. Salutava ognuno come se fosse unico, e come ho poi avuto modo di sperimentare di persona, nessun incontro con lui era banale, ma sempre per un passo in più...
A 25 ANNI DALLA MORTE / Giovanni Paolo II lo volle Vescovo di Lugano nel 1986 – Nel suo ruolo non abbandonò né l’impegno scientifico né l’insegnamento accademico, tuttavia si dedicò senza risparmio alla propria Diocesi con l’impegnativo programma di rianimare la fede – Si spense il 1. marzo 1995
«Mi ha colpito, di mons. Corecco, la profondità spirituale della sua visione ecumenica», ci confida il card. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che lo scorso 23 marzo presso la Facoltà di Teologia di Lugano, in occasione dell’Assemblea dell’Associazione Amici di Eugenio Corecco, ha tenuto una relazione su «Il ministero pastorale del vescovo al servizio dell’unità ecumenica».
Appare molto ricco il nuovo numero – il dodicesimo – della rivista degli Amici di Eugenio Corecco, in uscita questi giorni.
Più di un centinaio di persone aderenti all’Associazione amici di Eugenio Corecco si sono dati appuntamento domenica scorsa 7 ottobre al Collegio Pio XII di Breganzona (Lucino) per l’incontro annuale con P. Mauro Giuseppe Lepori, abate generale dei cistercensi.
Hanno partecipato in molti al gesto proposto quest'anno dal Consiglio Direttivo degli Amici di Eugenio Corecco, in un luogo caro a questo Vescovo, il santuario della Madonna del Sangue a Re. La giornata è stata presieduta da P. Mauro Giuseppe Lepori, Abate Generale dei Cistercensi.
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