Vi sono sacerdoti e laici che raccolgono fondi e danno resoconto accurato dei progetti, delle ricevute e delle spese. Ma vi sono anche tanti che rubano l’identità digitale di sacerdoti e suore per raccogliere soldi, raccontando di problemi di malattia o per voler studiare all’estero. La storia del sig. Jing. Fra le vittime più facili: le donne ricche e di mezz’età. È necessaria molta cura e cautela anche da parte della Chiesa.
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