Coraggiosa presa di posizione dell'episcopato cattolico del Paese alleato di Mosca. Invito dei presuli alla tregua, per evitare ulteriori morti tra la popolazione ucraina.
Lo ha comunicato il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
La morte del bambino è solo l’ultimo drammatico fotogramma della situazione al confine tra Bielorussia e Polonia, dove il numero dei profughi ammassati, secondo Minsk, ha ormai raggiunto le 7mila persone, tra cui dodici vittime, ultima delle quali il piccolo siriano.
«Indipendentemente dalle circostanze dell’arrivo dei migranti, essi hanno bisogno del nostro sostegno spirituale e materiale», dicono i vescovi polacchi, che hanno lanciato per domenica 21 novembre una raccolta di fondi per i migranti assiepati al confine Bielorusso. Anche i vescovi cattolici Bielorussi lanciano un appello.
A darne notizia è stato il sito della Conferenza episcopale bielorussa che spiega che i due sacerdoti sono stati arrestati sotto l’accusa di reati amministrativi.
Monsignor Tadeusz Kondrusiewicz è bloccato al confine con la Polonia: gli è stato vietato di tornare a Minsk. Nel paese proseguono le tensioni dopo le controverse elezioni dello scorso 9 agosto.
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