Parte in Ticino la consultazione sinodale: i dieci temi presentati a due voci

«Il Sinodo deve cominciare dal basso in alto, nelle piccole comunità, nelle piccole parrocchie. Questo ci chiederà lavoro, ci chiederà di far parlare la gente, ma da lì arriverà la saggezza del popolo di Dio». Così il Pontefice sul Sinodo 2021-2023 dedicato al tema «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione». Aperto dal Papa domenica 10 ottobre a Roma, è iniziata domenica 17 ottobre in Ticino la fase diocesana (ottobre 2021-febbraio 2022) caratterizzata da una consultazione attorno a 10 temi e relative domande indicati dalla Chiesa Universale e adattati nelle Chiese locali.

In Ticino questo lavoro di adattamento è stato svolto dall’Èquipe Zone-Reti pastorali incaricata dal vescovo. Abbiamo chiesto a don Marco Dania, vicepresidente del Consiglio del Clero e Tiziana Zaninelli, moderatrice del Consiglio Pastorale Diocesano, di presentare cinque temi a testa. Inizia don Dania, conclude Tiziana Zaninelli.

I DIECI TEMI SINODALI 

1. I COMPAGNI DI VIAGGIO – Nella Chiesa e nella società siamo sulla stessa strada fianco a fianco. «Questo percorso sinodale è da affrontare non da soli ma insieme ad altri, nel dialogo. Tutti condividiamo il viaggio dell’esistenza, in modo consapevole o inconsapevole. Saliamo sulla barca di Pietro e spingiamoci al largo per navigare insieme verso l’oceano infinito dell’amore di Dio». 

2. ASCOLTARE – L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. «Il Sinodo ci domanda di riflettere sul valore dell’ascolto, per qualcuno il grande assente di questo tempo. Ascoltiamo il vento dello Spirito che ci indica la rotta, il sussurro del fratello che non ha voce. Il Signore ci chiama all’incontro con Lui, quando meno te lo aspetti, attraverso il «santo» della porta accanto». 

3. PRENDERE LA PAROLA – Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità. «»Tacere? Impossibile!». Così lo slogan dell’ottobre missionario dialoga con il Sinodo. Nella Chiesa e nel mondo il cristiano parla per promuovere la giustizia e la riconciliazione. Esprimiamo l’affascinante messaggio del Vangelo con il linguaggio di oggi, parliamo con gesti di solidarietà. Diamo speranza a chi non l’ha».

4. CELEBRARE – «Camminare insieme» è possibile solo se si fonda sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia. «Il Vaticano II ricorda che «La Chiesa fa l’Eucarestia e l’Eucarestia fa la Chiesa». Il Sinodo è un’occasione propizia per ritrovare un cuore in festa e cantare le lodi del Signore. La tua Parola o Cristo sia lampada ai nostri passi ed il tuo Corpo nutrimento dell’anima nostra». 

5. CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE – La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. «»Andate in tutto il mondo e proclamate il mio Vangelo» (Mt16,15). Ogni battezzato è inviato, è apostolo della gioia di Cristo nel mondo. Navigando insieme nella realtà della vita quotidiana, ognuno può essere pescatore di uomini. Tendi la mano a chi sta affondando e fallo salire a bordo». 

6. DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ – Il dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli. «Il bisogno di dialogo è un’esigenza sentita da tutti, il Sinodo ci chiede di interrogarci sulle capacità di ascolto, di intervisione, di accoglienza di esperienze, di vissuti e di pensieri diversi dal nostro, nella Chiesa e nella società». 

7. CON LE ALTRE CONFESSIONI CRISTIANE – Il dialogo tra cristiani di diversa confessione, uniti da un solo Battesimo, ha un posto particolare nel cammino sinodale. «Il nostro Cantone si è arricchito negli anni di gruppi, lingue, etnie, usi e costumi, religioni diverse; non è sempre facile accogliere, comprendere, comunicare, aiutare queste persone, queste famiglie. Da anni la diocesi di Lugano sostiene il dialogo ecumenico attraverso settimane particolari di preghiera. Il Sinodo ci permette di riflettere sul camminare insieme delle Chiese».

8. AUTORITÀ E PARTECIPAZIONE Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. «Molte sono le commissioni e gli organismi diocesani, molte sono le forme di collaborazione presenti nelle parrocchie, molti i laici impegnati a vario titolo, si può migliorare la partecipazione? Si può essere più creativi nel rinnovare le attività? Chi ci aiuta a sentirci più responsabili e corresponsabili? » 

9. DISCERNERE E DECIDERE – In uno stile sinodale si decide per discernimento, sulla base di un consenso che scaturisce dalla comune obbedienza allo Spirito. «Le organizzazioni strutturate funzionano se vi sono delle chiare assunzioni di responsabilità da parte dei suoi membri, esiste però la necessità del confronto e del dialogo per decidere meglio». 

10. FORMARSI ALLA SINODALITÀ  La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio educativo per la formazione della persona umana e del cristiano, delle famiglie e delle comunità. «Viviamo in un mondo complesso, pieno di contraddizioni e di fragilità, i valori sembrano dimenticati, alle nostre comunità si chiedono risposte su temi difficili. Che questo Sinodo ci aiuti a riflettere sulla necessità di ascoltarsi e lavorare insieme nella nostra Chiesa, rivolgendosi ai vicini e ai lontani».

Maggiori informazioni sul sito diocesilugano.ch

Chiesa cattolica svizzera

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