Famiglie di nuovo insieme per ridirsi la bellezza coniugale

Riprenderà sabato 16 ottobre il cammino della Pastorale Familiare della Diocesi di Lugano. Cinque gli incontri dedicati alla cura della coppia e della famiglia che vedranno i relatori affrontare tematiche vicine alla dimensione familiare, dalla tenerezza al perdono, fino alle Beatitudini. Il titolo del ciclo di incontri, «Famiglie in cammino», riprende il tema della recente Lettera Pastorale del vescovo, che invita i fedeli ad essere il popolo della via, in cammino, in movimento dentro e negli spazi esistenziali. Il sottotitolo del ciclo, «Amoris laetitia (la gioia dell’amore)», riprende l’Esortazione Apostolica di papa Francesco sulla famiglia, in previsione dell’incontro mondiale delle famiglie che si svolgerà a Roma nel giugno 2022. Purtroppo la situazione attuale costringe gli organizzatori a non poter assicurare agli incontri il servizio di baby-sitting per i più piccoli, come anche a non poter proporre le due vacanze formative, che solitamente erano vissute intensamente da tutte le famiglie, ma il programma pensato è di grande rilievo, dedicato alle coppie di tutte le età. A presentarcelo è Mons. Willy Volonté, delegato vescovile per la Pastorale familiare.

«E quindi uscimmo a riveder le stelle» è il titolo del primo incontro, oltre ad essere una citazione dantesca in onore dell’anno dedicato al Sommo Poeta…

Esattamente. Siamo in un tempo in cui ci sembra di essere appena usciti da un momento turbolento, per alcuni proprio da un momento di sofferenza infinita e finalmente si torna «a rivedere le stelle», quindi a riprendere i rapporti individuali, che in questi mesi sono caduti nell’ombra e sono spesso venuti a mancare. Sarà la dott.ssa Vittoria Maioli Sanese, psicoterapeuta e psicologa, ad accompagnarci in questa analisi del buio emotivo e ripensare la frontiera fisica e psicologica che ci separa dagli altri.

Questa fragilità nelle relazioni la nota anche nelle famiglie?

In questi mesi «la casa» è diventata centrale, perché inevitabilmente si è costretti a trascorrere più tempo insieme. Se si scopre la motivazione profonda che unisce coniugi e figli, allora la casa può diventare occasione e spazio di crescita reciproca, per approfondire il rapporto, altrimenti diventa una prigione che induce a evadere da essa.

Il relatore dell’incontro di dicembre sarà mons. Carlo Rocchetta, un esperto della dimensione coniugale. Quale tematica affronterà?

Mons. Rocchetta è stato ospite diverse volte dei nostri incontri e mi sembra che la sua «teologia della tenerezza» sia fondamentale in questo momento in cui dobbiamo riscoprire la tenerezza dei rapporti che spesso viene soppiantata dalla durezza delle nostre diversità, che ci fanno paura e ci mettono in contrasto. Attraverso la tenerezza scopriamo che le diversità sono ricchezza e riscopriamo il valore del perdono. Dobbiamo perdonare le nostre diversità e integrarle in un cammino comune. Nell’incontro successivo, quello di gennaio, affronteremo invece il tema delle Beatitudini evangeliche, che saranno commentate da Padre José Granados, un teologo di una grande profondità che ci aiuterà a scoprire la ricchezza delle pagine di Amoris Laetitia, dedicate a questo tema evangelico.

A marzo, il prof. Nembrini offrirà una lettura attuale del romanzo di Pinocchio. Come può questo testo essere vicino alle famiglie?

Il prof. Franco Nembrini è un docente esperimentato, oltre che ad essere un valido educatore che sa leggere nelle pieghe della vita. Pinocchio è il romanzo del perdono, di un padre che riabbraccia il figlio così diverso da quello che lui desidererebbe. Il prof. Nembrini ci accompagnerà in questo viaggio letterario che ci aiuterà a riscoprire il ruolo della figura paziente del padre, capace di rimarginare le ferite di un figlio ribelle.

Nell’incontro di maggio sarà il Vescovo Lazzeri insieme a mons. Bonetti a parlare alle famiglie…

L’ultima lettera pastorale del vescovo Valerio presenta un significativo paragrafo in cui invita a riscoprire diverse dimensioni della famiglia e della casa inserite nel cammino sinodale, cioè di comunione operativa, della Chiesa diocesana. Durante questo incontro auspichiamo, come risposta a questo invito del vescovo, le comunità familiari di evangelizzazione, un progetto che vede al centro la famiglia e la casa perché diventino luogo di incontro, di amicizia e di evangelizzazione.

Quanto è importante camminare insieme?

Alle famiglie ripeto sempre che se hanno scoperto che questo cammino della Pastorale familiare le tiene sollecite e attente, se hanno avvertito che è qualcosa di positivo per loro, è necessario proporlo ad altre famiglie che sono prossime, invitandole a partecipare. Le famiglie devono tornare ad essere missionarie, che non significa per forza partire per mete lontane, ma agire nei luoghi della nostra quotidianità, uscire dalla propria porta e trasmettere la bellezza dell’incontro cristiano in un clima di amicizia. Purtroppo, questo concetto di «missionarietà» nel tempo presente non è molto diffuso. Ma, come spesso afferma il Papa, «il cristianesimo avviene per contagio».

Silvia Guggiari


Sabato 16 ottobre il primo incontro

Il primo dei sei appuntamenti del calendario della Pastorale Familiare si terrà sabato 16 ottobre dalle 9.30 alle 12. Per partecipare è necessario iscriversi ed essere in possesso del Covid Pass. Gli incontri si terranno, come di consueto, presso il Collegio Pio XII a Breganzona, via Lucino 79. Per iscriversi scrivere a: info@pastoralefamiliare.ch indicando il numero di partecipanti. Info su pastoralefamiliare.ch


Chiesa cattolica svizzera

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