«Il restauro di un edificio ecclesiastico e il suo adeguamento liturgico obbliga le maestranze – e questa è la sfida da raccogliere – al rispetto delle sue peculiarità». Lo dichiarava a catt.ch lo scorso 26 maggio, don Claudio Premoli, presidente della Commissione di Arte Sacra della diocesi, nel presentare i restauri della chiesa di S. Lorenzo a Ligornetto. Restauri ora terminati e che sono stati presentati il 10 ottobre, con una S. Messa celebrata da mons. Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, durante la quale è stato dedicato il nuovo altare. Il restauro, attuato a poco meno di 60 anni dall’ultimo intervento e coordinato dallo studio di architettura Atelier PeR di Mendrisio, è stato di tipo «conservativo », volto cioè alla valorizzazione dell’edificio e nel contempo alla risoluzione dei problemi di degrado, «in maniera corretta e compatibile con la salvaguardia del monumento», aveva spiegato don Premoli.
Tra gli elementi restaurati anche l’organo Mascioni, risalente al 1945, e l’impianto campanario, oltre all’inserimento di un nuovo arredo liturgico, affidato all’artista di Ligornetto Milo Cleis. Il Cantone, per il tramite dell’Ufficio dei beni culturali ha concesso un cospicuo aiuto finanziario alla parrocchia di Ligornetto, proprietaria dell’edificio, in quanto la chiesa è un bene culturale d’interesse cantonale. Ricordiamo che l’edificio attuale risale alla trasformazione attuata negli anni 1736-1741 su progetto di Giuseppe Salvatore Caresana. Le pitture illusionistiche della cupola del coro sono state realizzate da Cipriano Pelli nel 1777, mentre sulle pareti del presbiterio si conservano tre grandi tele con episodi delle Storie di S. Lorenzo, eseguite dal noto pittore e scenografo Giovanni Battista Innocenzo Colomba, anch’esse restaurate.
(LQ)
Chiesa cattolica svizzera
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