Diario da Lourdes, giorno 1: alla Grotta come 'pionieri'

«Eccoci di nuovo a Lourdes!» È iniziata così l’omelia che Monsignor Erico Zoppis ha tenuto durante la Santa Messa che abbiamo celebrato nel pomeriggio.

Arrivati a metà mattinata, il gruppo di pellegrini che durante tutta la notte ha viaggiato in bus per raggiungere la cittadina alle pendici dei Pirenei, ha poi potuto prendersi un momento per riposare e recuperare le forze. In attesa di questo momento, non è mancata però l’occasione di andare a fare una prima (e sempre emozionante) visita alla Grotta, per salutare Maria, che ci accoglie in questo luogo benedetto per questa settimana, e per prendersi un momento di preghiera e di devozione personale.

Nel tardo pomeriggio, come preannunciato, abbiamo celebrato la Santa Messa nella Cripta, dando un primo inizio a questo pellegrinaggio così particolare. Mons. Erico Zoppis, nella sua omelia, ci ha ricordato che il piccolo gruppo di pellegrini di quest’anno è un gruppo di pionieri di Lourdes, perché apre la strada alla ripresa dei nostri viaggi incontro a Gesù, attraverso la Vergine Maria. In più, siamo dei privilegiati, perché nella difficoltà e precarietà della situazione attuale, abbiamo la possibilità di rappresentare tanti pellegrini che per diversi motivi non hanno potuto partecipare.

L’invito che Mons. Zoppis ci ha lasciato è quello di buttare fuori dal cuore gli idoli, le difficoltà e le situazioni che ci opprimono e fare spazio per poter accogliere quello che il Signore, attraverso la Parola, i sacramenti, le celebrazioni, gli incontri, i momenti di preghiera e di silenzio vorrà dirci. Rinunciamo all’uomo vecchio affinché vinca l’uomo nuovo e possiamo torniamo a casa rinnovati nel cuore e nell’anima.

Meditando su questo e affidandoci alla Vergine Immacolata, aspettiamo il resto dei pellegrini, che in queste ore ci sta raggiungendo in aereo.

Davide Santini

Chiesa cattolica svizzera

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