Felicia Baggi: «A 25 anni ho messo Dio al primo posto»

Partire dal Ticino a 25 anni con il desiderio di capire come Dio abbia a che fare con la propria vita. Capita ancora oggi. La protagonista di questo percorso di ricerca interiore che si è trasformato in un vero e proprio viaggio oltre Oceano, è Felicia Baggi, 25 anni, di Malvaglia. Di formazione venditrice, ma anche monitrice di sci, ex arbitro di calcio e Unihockey, allenatrice di Unihockey e di una squadra di calcio minore, Felicia è una giovane impegnata, che ama lo sport, il lavoro e l’educazione delle nuove generazioni. Grazie a diversi incontri di pastorale giovanile ai quali, in questi anni in Ticino, ha partecipato, Felicia conosce la comunità di nuova evangelizzazione di origine brasiliana «Palavra Viva» presente da oltre 15 anni nella diocesi di Lugano e con le sue case missionarie, anche in alcuni altri Paesi del mondo. «Ho conosciuto la comunità nel 2014 durante un ritiro spirituale. Ho provato una gioia che non avevo mai sperimentato prima, sia nella preghiera, sia a Messa. L’esperienza si è ripetuta alcuni anni dopo a Budapest, dove si è svolto un grande raduno internazionale promosso da «Shalom», un’altra comunità brasiliana di evangelizzazione», ci racconta Felicia al telefono da San Paolo del Brasile, dove si trova dal 13 febbraio di quest’anno. A San Paolo, la comunità di «Palavra Viva», fondata in Terra carioca 26 anni fa allo scopo di evangelizzare, ha una casa e un grande centro di formazione con una scuola che accoglie giovani cattolici di tutto il mondo. Felicia, dopo aver chiesto consiglio in Ticino ad amici e sacerdoti, è partita per San Paolo per frequentare questa scuola di evangelizzazione. «Il percorso di formazione affronta tre ambiti: una formazione umana, una biblico-teologica e una spirituale», ci spiega. Felicia è la prima allieva svizzera di questa scuola. Con lei ci sono altri giovani soprattutto del Brasile, ma anche alcuni europei e di altre Nazioni dell’America Latina dove la comunità di «Palavra Viva» è presente con le sue case di evangelizzazione . Attualmente la pandemia ha imposto a «Palavra Viva» di centralizzare la vita della comunità nella grande struttura di San Paolo. Qui Felicia abita con tantissimi altri giovani che sono attirati da questa particolare esperienza di evangelizzazione. Una realtà che vive di provvidenza. «Ad un certo punto della mia vita ho sentito il bisogno di approfondire seriamente la mia fede. L’opportunità che ho qui è unica: un forte contesto comunitario, una formazione, l’occasione di trascorrere molte ore del giorno in preghiera: adorazione eucaristica, messa, recita del Santo Rosario». Lo scopo di Felicia è chiaro: ha scelto un’esperienza di discernimento spirituale e formazione dalla forte connotazione comunitaria, al fine di intraprendere successivamente un percorso di consacrazione che lei, al momento, vede nella forma della vita religiosa, una scelta che «non sarà comunque quella della comunità «Palavra Viva», che è di vita laicale consacrata», precisa Felicia. «Questa scuola di formazione per me è un primo passo verso una scelta definitiva che intravedo nella vita religiosa», continua, serena e lieta, al telefono dal Brasile. Il futuro certamente deve fare i conti con la pandemia; anche la formazione di Felicia è stata notevolmente rallentata dalla situazione pandemica, anche se di Covid – come ci racconta lei stessa – dove si trova, non se ne sente mai parlare. In attesa che il sole torni a splendere in Terra carioca anche da questo punto di vista, Felicia dal Brasile prosegue il percorso che ha scelto per prendersi del tempo e mettere a fuoco in quale modo rispondere alla chiamata che da qualche anno sente nel suo cuore: quella di mettere Dio al primo posto. (c.v.)

Chiesa cattolica svizzera

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