Quel silenzio del Papa nell'abisso di dolore di Auschwitz

«Señor tem piedad de tu pueblo. Señor, perdón por tanta crueldad!»

Cinque anni dopo, rimangono solo queste poche parole in spagnolo impresse sul Libro d’Onore a ricordare la visita che Papa Francesco compì in quel luogo di orrore e dolore che fu e che tuttora rappresenta il lager di Auschwitz-Birkenau. Tra la musica e il chiasso festoso dei giovani di tutto il mondo venuti in Polonia per la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, il Pontefice volle incastonare, il 29 di luglio del 2016, un momento di assoluto silenzio nel campo di sterminio nazista. Il primo e probabilmente finora l’unico in cui il Pontefice argentino non proferì parola.

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