A Zillis si può ammirare la «Sistina delle Alpi»

La Sistina delle Alpi si trova a Zillis, villaggio dei Grigioni nella regione della Val Schons (poco prima della Viamala, per chi arriva da sud). La si ammira o con il naso all’insù o con l’aiuto di alcuni specchi che riflettono le splendide 153 tavole dipinte di 90 cm circa di lato che compongono il soffitto (foto): il più antico soffitto medievale dipinto a motivi figurativi oggi conservato in Europa (ne esistono solo altri tre: uno in Germania, uno in Inghilterra e uno in Svezia).

La prima chiesa di Zillis risale addirittura alla fine del V secolo, una datazione che ne fa una delle chiese più antiche della diocesi di Coira. Menzionata in documenti carolingi, la chiesa nel 1100 circa subì un grande rinnovamento che le conferì l’aspetto che oggi possiamo vedere. Il villaggio per secoli godette della favorevole posizione sulla via di transito verso lo Splügen e il San Bernardino, nonché fu capoluogo per i villaggi posti sui terrazzi circostanti, dissodati già entro il XIII secolo. Intorno al 1115 venne realizzato il celebre soffitto. In seguito alla riforma protestante, arrivata a Zillis tra il 1530 e il 1535, furono distrutte le pitture murali intonacando le pareti interne della navata. Per fortuna si salvarono il soffitto dipinto e anche il san Cristoforo affrescato intorno al 1330 sulla facciata.
I pannelli del soffitto di Zillis sono opera di una bottega e non di un solo artista. L’esame stilistico dei dipinti rivela infatti la mano di tre artisti legati alla tradizione pittorica lombarda, ma purtroppo non vi è traccia delle loro personalità. Le tavolette sono di legno di cirmolo o di abete. Ogni pannello è stato dipinto al suolo in posizione verticale e montato in un secondo tempo.
Il soffitto è costruito secondo la concezione geografica medievale: le terre emerse sarebbero state circondate da un unico mare rappresentato nei pannelli con barche, mostri marini e sirene fiabesche e dove vediamo pure anticipata la scena di Giona. I pannelli centrali raccontano invece la vita di Gesù, di tre re e due donne e infine sette pannelli raccontano la storia del patrono della chiesa: san Martino. Il Museo della Chiesa di San Martino espone tra l’altro la bottega di pittore di un artista medievale, unitamente alla nascita delle tavole pittoriche.
Lasciatevi meravigliare e rimanete un po’ con il naso all’insù per scoprire le diverse tavolette che resistono da 900 e più anni… ne vale la pena.


Da vedere nei dintorni: la bella chiesa romanica di Clugin nel comune di Andeer adornata con pitture murali sia del famoso Maestro di Waltensburg che del Maestro di Rhäzüns. Da non dimenticare il progetto, per ora ancora allo studio, della prima chiesa autostradale della Svizzera che sarà ubicata sull’autostrada A13 nei pressi di Andeer.

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Chiara Gerosa

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/a-zillis-si-puo-ammirare-la-sistina-delle-alpi/