Fr. Emmanuel, dalla Guardia Svizzera al monastero di Hauterive

di cath.ch (Raphael Zbinden, adattamento catt.ch)

Scegliere la vita monastica per sempre, facendola culminare con l’ordinazione sacerdotale. È la storia di Fr. Emmanuel (37 anni), il cui nome è Pascal, nato nel villaggio di Malters, vicino a Lucerna, in una famiglia religiosa, anche se non molto praticante. Poi gli anni a Berna, infine il servizio nella Guardia Svizzera Pontificia e la vocazione che si fa strada. Nel monastero benedettino cistercense di Hauterive dal 2007, Pascal il 3 luglio 2021 ha anche ricevuto l’ordinazione sacerdotale: il coronamento di un percorso. I colleghi di cath.ch ne hanno raccolto la storia.

Da Malters a Berna, da Berna a Roma

Pascal è un giovane come tanti che nella sua prima adolescenza, quando si trasferì da Malters (Lz) nei sobborghi di Berna, altre cose gli sembrarono improvvisamente «più importanti» di quella fede ereditata in una famiglia cattolica, ma non proprio praticante. Fu poi all’età di 14 o 15 anni, che nel suo cuore si ripresentarono delle importanti domande esistenziali. «Ho cercato di trovare delle risposte, anche al di fuori della religione cristiana», ammette fr. Emmanuel. Da adulto, il suo desiderio di crescere da un punto di vista spirituale lo ha portato a guardare verso Roma, entrando nella Guardia Svizzera Pontificia. «Per molto tempo mi sono chiesto perché e per chi stessi impegnando la mia vita. Nella Guardia Svizzera speravo di trovare delle risposte e di approfondire la mia fede». A Roma, un incontro sarà decisivo nel cammino della sua vocazione: Mons. Alain de Raemy, allora cappellano della Guardia e attuale vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo (LGF), sarà un aiuto prezioso per il suo discernimento e la sua convinzione di essere sulla strada giusta per un altro passo, oltre alla scelta di servire nel Corpo Pontificio. Due anni al servizio del Papa servono a Pascal oggi fr. Emmanuel per «chiarire» il suo cuore. Al ritorno in Svizzera, va attivamente alla ricerca di una comunità dove poter consacrare al meglio la sua vita a Cristo. Così si innamora a prima vista dell’abbazia di Hauterive nella campagna friborghese, lungo le rive della Sarine. Il posto lo attrae. «Mi è piaciuto subito questo ambiente naturale. Qui c’è una bellezza, una tranquillità e una serenità molto speciale. Penso che i monaci cistercensi non abbiano scelto i luoghi delle loro abbazie per caso», racconta ai colleghi di cath.ch.

Padre Mauro Lepori e la scelta del nome di Emmanuel

L’ordine cistercense, con la sottolineatura particolare della dimensione contemplativa, ha sempre attratto Pascal Emmenegger. Ma Hauterive lo ha catturato per la sua specificità. «Ogni monastero è diverso. Qui, al di là della magnificenza del luogo, ho scoperto una comunità particolarmente attenta e affiatata». Ed è a Hauterive che Pascal entra nel 2007 per percorrere le tappe della vita religiosa, prendendo i voti nel 2013. Insieme all’allora abate del monastero, il ticinese Dom Mauro Lepori (oggi Abate generale dell’Ordine), il giovane trova il suo nome da monaco. «Era il tempo dell’Avvento, e la grazia del Natale cominciava ad albeggiare sulla gente. Naturalmente, mi è venuto in mente «Emmanuel». Credo che questo nome mi si addica. Poiché in ebraico significa ‘Dio con noi’. Esso esprime la mia profonda convinzione che possiamo sentire la Sua presenza nella nostra vita quotidiana. E questo ancor di più quando siamo comunità unita nella lode a Lui». Il suo recente sacerdozio è un ulteriore «fertilizzante» per la fioritura della sua fede. «Ora che distribuisco la comunione, percepisco il sacramento dell’Eucaristia in modo diverso. Sento chiaramente quanto mi fa crescere». (cath.ch/rz/)

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/fr-emmanuel-dalla-guardia-svizzera-al-monastero-di-hauterive/