Lo Spirito Santo è raffigurato con più simboli: è fuoco che riscalda e purifica, è vento che guida nel cammino, è acqua che irriga le anime e le disseta. Lo Spirito Santo promesso da Gesù, guida alla verità tutta intera (cfr. Gv 16, 13). Esso ricorda agli apostoli le parole di vita dette da Gesù, li aiuta a comprenderne il significato e ad interpretale; a capire l’antica alleanza alla luce della nuova, inaugurata dal Figlio di Dio.
È vero che le parola crociate aiutano a tenere in allenamento la memoria ma lo Spirito Santo fa molto di più per coloro che ne sono ripieni. I primi discepoli del Maestro, dopo la pentecoste, sono trasformati; da dubbiosi divengono colmi di fede; da paurosi diventano pieni di coraggio tanto da portare il lieto annuncio del Vangelo a tutti i popoli e di essere disposti a dare persino la loro vita, per amore di Dio. Così si esprime Sant’Agostino: «L’ospite buono vi trova vuoti e vi riempie, vi trova affamati e vi sazia, vi trova assetati e vi inebria. Il Dio Spirito Santo che procede da Dio, quando è stato infuso in un uomo, lo eleva all’amore di Dio e del prossimo, anzi egli stesso è l’amore».
L’amore è il termometro per capire se abbiamo lo Spirito Santo. A volte anche noi tentenniamo tra l’egoismo e l’amore ma dobbiamo cercare di fare pendere l’ago della bilancia più verso la carità che non verso il nostro io. Lo spirito Santo che è anche il consolatore e l’avvocato, ci aiuterà in questo cammino verso la meta. Invochiamolo spesso ed egli ci illuminerà; ci renderà più forti e gioiosi. I frutti dello Spirito sono: «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Contro tali cose, non vi è legge.» (Gal 5,22-23)
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