Dal Ticino al Kenya: l’impegno della fondazione Romulus per i disabili

Il raggio d’azione della Fondazione Romulus, nata nel 2007 con lo scopo di favorire l’inclusione dei disabili in vari contesti sociali, è solitamente il Ticino. «Il nostro sostegno va ad esempio alle persone che necessitano di cure o mezzi particolari non riconosciute dalle assicurazioni. Un esempio è l’ippoterapia, dove finanziamo i cicli di terapia, ma diamo anche contributi ai maneggi che desiderano attrezzarsi ad accogliere persone disabili», ci spiega Romolo Pignone, promotore e presidente della Fondazione.

Inoltre, la fondazione interviene anche nell’ambito dell’educazione con l’assegnazione di borse di studio a favore di studenti disabili oppure nell’integrazione in ambito sportivo. «La decisione di allargare lo sguardo e di sostenere un progetto della casa di accoglienza per disabili in Kenya è nata da una rete di amicizia con Christian Grignola e di riflesso con Antonino Masuri in cui riponiamo la nostra fiducia». L’obiettivo è quello di poter offrir a ragazze e ragazzi un futuro e migliori opportunità di lavoro. «L’approccio è sicuramente diverso, perché in Kenya si risponde, attraverso la fornitura di attrezzature e materiale per la casa d’accoglienza, a bisogni di base, mentre in Ticino si interviene ad un
livello successivo, quando le altre vie pubbliche e private sono esaurite», ci spiega Romolo.
Per ora questo resta l’unico progetto fuori dal Cantone, ma la Fondazione Romulus rimane aperta ad accogliere nuove opportunità se sapranno far suonare le corde giuste.

Katia Guerra

Chiesa cattolica svizzera

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