«La missione mia e dei miei collaboratori – ci racconta – è quella di aiutare le persone ad avere una vita dignitosa: all’interno di una esperienza cristiana autentica, cerchiamo di offrire la possibilità ai bambini di poter abbracciare tutti. E a chi ci vuole far paura e ci vuole dire che non è possibile vivere insieme, vogliamo dimostrare che, al contrario, è possibile andare al di là delle differenze e condividere un cammino nonostante religioni e tribù diverse. Se da anni riusciamo a fare qualcosa di bello è grazie agli amici della Svizzera che ci aiutano in maniera commovente e attraverso il sostegno a distanza permettono ad ogni bambino di andare a scuola, ricevere cibo e cure mediche gratuite. Gli educatori di AVAID accompagnano inoltre anche le famiglie in tanti aspetti della vita, ad esempio in quello lavorativo, aiutandoli ad avviare piccole attività attraverso il microcredito, o in quello sanitario con le vaccinazioni gratuite e la sensibilizzazione sull’AIDS. È un lungo cammino in cui gli amici svizzeri ci stanno aiutando ed è un’esperienza veramente bella che mira a valorizzare l’individuo».
Sono tante le realtà sostenute dai progetti che Antonino segue in prima persona, distribuiti in contesti presenti in tutto il Paese: si tratta di centri per bambini abbandonati e violentati, istituti per i profughi, per i figli di ragazze madri, di carcerati, per bambini malnutriti e disabili. A molti chilometri da Nairobi sorge la Casa d’Accoglienza per bambini disabili di Nerkwo gestita dalle Suore Adoratrici: «questa realtà – ci confida Antonino -, insieme alla tutela delle bambine che cerchiamo di aiutare affinché non vengano vendute come spose, rappresenta l’aspetto più delicato della nostra missione. I bambini disabili vengono spesso abbandonati dal padre per la vergogna di avere un figlio diverso; le madri si ritrovano sole ad affrontare tutto. In questo centro le suore si prendono cura dei ragazzi e anche delle loro famiglie».
Alcuni anni fa, il viaggio di Christian Grignola, volontario ticinese arrivato in Kenya per incontrare i bambini che sosteneva attraverso l’adozione a distanza, si è trasformato in un grande desiderio di fare qualcosa di concreto per i tanti progetti: «visitando le nostre realtà – racconta Antonino -, Christian è rimasto particolarmente colpito; commosso dalla bellezza che ha visto nell’aiutare i poveri è riuscito a
trovar tanti donatori, attraverso azioni concreto messe in campo da lui in Svizzera». Ultima di queste azioni, che vede il sostegno della fondazione Romulus di Lugano, è proprio quella dedicata alla Casa di Nerwko: «attraverso i fondi che raccoglieremo vorremmo aiutare questi ragazzi ad affacciarsi al loro futuro e poter camminare con le loro forze. Contribuiremo dunque ad acquistare gli utensili da lavoro, computer, stampanti, materiali necessari per l’avvio del loro cammino professionale».
Il progetto sostenuto da AVAID e fondazione Romulus è stato presentato giovedì sera attraverso una conferenza in streaming.
Silvia Guggiari
Chiesa cattolica svizzera
https://www.catt.ch/newsi/avaid-e-fondazione-romulus-insieme-per-aiutare-i-piu-fragili/