Nello Stato americano dell’Arizona il governatore Doug Ducey ha trasformato in legge il provvedimento che vieta le interruzioni di gravidanza sulla base di anomalie genetiche, a meno che la condizione sia considerata letale per il feto.
«C’è valore in ogni vita, a prescindere dalla genetica. Continueremo a dare la priorità alla vita di coloro che non sono ancora nati – afferma Ducey al suo secondo mandato -. Questa legge protegge le vite umane». La nuova norma prevede il carcere per chi effettua aborti, vieta la spedizione via posta di medicinali per indurre l’aborto e richiede che i feti siano seppelliti o cremati. La legge rende quindi reato per un medico interrompere una gravidanza in caso di anomalie genetiche, e punisce anche chi usa la forza o la minaccia per indurre una donna a interrompere la sua gravidanza in questi casi.
Chiesa cattolica svizzera
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