Hong Kong: nove personalità democratiche in carcere fino a 18 mesi

Non c’è pace per Hong Kong, la regione amministrativa speciale della Cina in cui il governo di Pechino sta mettendo in atto da tempo una dura repressione.

L’ultima notizia, riportata dall’agenzia AsiaNews, riguarda la condanna a nove personalità democratiche, che dovranno scontare un periodo di detenzione fino a un massimo di un anno e mezzo. Le accusa riguardano l’organizzazione e la partecipazione a una grande manifestazione anti-governativa, che si svolse il 18 agosto 2019 e vide l’afflusso di oltre un milione e mezzo di cittadini per chiedere il ritiro della legge sull’estradizione e per denunciare il comportamento brutale della polizia.

Tra i condannati, il magnate Jimmy Lai ha ricevuto una condanna a un anno. Il «padre della democrazia» Martin Lee, uno dei fondatori del Partito democratico, è stato condannato a 11 mesi di carcere. Lai è in prigione e in attesa di processo per aver minacciato la sicurezza nazionale; Lee è stato di recente proposto per il Premio Nobel per la pace: entrambi sono fedeli cattolici.

Per l’ex parlamentare e giurista cristiana Margaret Ng la pena è di un anno. Condannati a un anno anche gli ex deputati Albert Ho e Lee Cheuk-yan. Cyd Ho ha avuto una condanna inferiore (otto mesi). La punizione più dura è stata inflitta all’ex parlamentare «capelli lunghi» Leung Kwok-hung, che dovrà scontare 18 mesi di prigione.

La decisione è stata presa dalla Corte distrettuale di West Kowloon, dopo aver ricevuto le proposte di condanna formulate dalla giudice Amanda Woodcock il primo aprile scorso.

Chiesa cattolica svizzera

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