Lourdes: tornano celebrazioni e preghiere, acceso un cero dal Ticino

La grotta delle apparizioni di Lourdes, Massabielle, nel cuore di tanti fedeli di tutto il mondo, anche ticinesi e della Svizzera italiana, torna ad essere il centro di preghiera per mondo. I cappellani del santuario mariano francese di Lourdes, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, da lunedì scorso, hanno ripreso l’orazione perpetua accompagnata da celebrazioni eucaristiche in diverse lingue, la recita del Regina Coeli e del Santo Rosario, l’esposizione del Santissimo Sacramento. «E’ un’iniezione di speranza per tutti i credenti di ogni parte del pianeta» dice padre Nicola Ventriglia ai colleghi di vaticannews, cappellano del santuario. «Se i pellegrini non possono venire qui a Lourdes, Lourdes va dai pellegrini» aggiunge, ricordando che «le preghiere e le celebrazioni della grotta di Massabielle possono essere seguite anche tramite i social e le tv collegate«. Il Santuario è aperto dalle 8 alle 20: ci sono le celebrazioni e le confessioni ed è possibile fare anche il cosiddetto gesto dell’acqua. Però, in questo periodo, possono arrivare al santuario solo i pellegrini che abitano nel raggio di dieci chilometri.

Il cero e la preghiera del Ticino a Lourdes

Nel frattempo numerosi ceri devozionali e preghiere giungono al santuario francese da tutto il mondo. Tra questi anche il cero dell’Ospitalità diocesana Nostra signora di Lourdes (ospitalieri della Diocesi di Lugano) che hanno fatto pervenire il 4 aprile anche un’intenzione di preghiera. Questo il testo recapitato dal Ticino a Lourdes: «Nei giorni in cui si ricorda la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, l’Ospitalità Diocesana Ticinese Nostra Signora di Lourdes di Lugano (Svizzera) offre questo cero quale segno di speranza e consolazione nel ricordo dei propri amici e delle persone ammalate che ci hanno lasciato durante la pandemia».

Chiesa cattolica svizzera

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