Haiti: la protesta dei vescovi dopo il sequestro di preti e suore

Oggi 15 aprile, tutte le scuole, le università e le attività cattoliche di Haiti rimarranno chiuse per protestare contro il rapimento di dieci persone a Port-au-Prince domenica scorsa, tra cui quattro preti, due religiose e tre familiari del parroco che andava ad insediarsi nella comunità di Galette Chambon. Un sacerdote e una suora sono di nazionalità francese. È l’azione di protesta decisa dalla Conferenza episcopale di Haiti, per chiedere la liberazione delle persone sequestrate da una gang armata nei dintorni del quartiere Croix-des-Bouquets. In un messaggio scritto in creolo haitiano, i vescovi invitano  tutti i parroci a suonare le campane delle chiese oggi a mezzogiorno e a celebrare messe per chiedere un cambiamento ad Haiti, in preda ad una grave crisi politica caratterizzata da instabilità e insicurezza. Tutta la Conferenza episcopale haitiana si ritroverà per celebrare messa oggi a mezzogiorno nella chiesa di Saint-Pierre a Pétion-Ville.
Per la liberazione dei rapiti è stato chiesto un riscatto di un milione di euro. La Francia ha già aperto una indagine.

Agenzia Sir/red

Chiesa cattolica svizzera

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