«Almeno un abbraccio», la poesia di Sergio Somazzi

La voglia è di immaginarti lassù nel cielo
che mi osservi ma non sento la tua voce
non vedo il tuo corpo
sperando nella tua anima pura
che lassù non hai più paura
che lassù brillano i tuoi occhi chiari
che pure non ci sono più
per come l’intendiamo noi
e se davvero un giorno ci risvegliassimo
tutti assieme, quanto vorrei stringerti a me
quanto ti vorrei abbracciare
adesso per ora piango al buio
per non far vedere al mondo intero
la mia sofferenza.
Se la sofferenza più grande
è quella della morte di un figlio
io soffro quella per una madre
e di questa m’immalinconisco.
Madre perdonami se a volte
tento di dimenticarti.
È l’unica via d’uscita
per accettare la morte
che ci porta via una parte di noi.
Ed io non voglio dirti addio.

Sergio Somazzi, Breganzona

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/almeno-un-abbraccio-la-poesia-di-sergio-somazzi/