Il nuovo campus a Lugano-Cornaredo delle scuole S. Benedetto è pronto

Le scuole della Fondazione San Benedetto cambiano «casa»: una casa più ampia, ma anche più green, eco-sostenibile e a misura di bambini e ragazzi. Ad accogliere gli oltre 160 allievi della scuola media «Parsifal», della scuola elementare «Il Piccolo Principe» e della scuola dell’infanzia «La Carovana», al rientro dalle vacanze pasquali, il prossimo 12 aprile, vi saranno infatti gli spazi del nuovo campus, progettato nell’ambito della riqualifica del quartiere di Cornaredo a Lugano.

«La sede di Sorengo, ci spiega Luca Botturi, presidente della Fondazione San Benedetto – era ormai diventata troppo piccola rispetto alla crescita della scuola. In più, non era tecnologicamente attrezzata». Il nuovo edificio, invece, accoglie otto aule di classe più le aule speciali, un’aula magna polifunzionale, una biblioteca con sala di lettura e un’ampia palestra dotata di moderne attrezzature. Spazi più ampi, ma non solo. Nella loro progettazione, portata avanti dall’architetto Emanuele Saurwein, è stato considerato anche un fattore ritenuto decisivo dalla direzione: il rispetto per l’ambiente. «La nostra è la prima scuola privata in Ticino certificata Minergie P. Le costruzioni Minergie si contraddistinguono per un fabbisogno energetico molto basso e una quota parte di energia rinnovabile elevata. Il nostro nuovo campus può vantare la produzione di energia con pannelli solari, il teleriscaldamento, la presenza della ventilazione controllata e un sistema di aria condizionata», prosegue Botturi. Tutto questo non è stato voluto solo per tutelare l’ambiente, ma anche per trasmettere agli studenti un messaggio. «Bisogna pensare attentamente a come «abitare» un luogo e a come riempire «spazi». Ai nostri allievi, in particolare, vogliamo dire che è possibile pensare di abitare un luogo in modo sostenibile: ridando nel tempo al mondo quelle risorse che gli si sottrae costruendo». Alla valenza ecologica del luogo, se ne unisce una «sociale». La speranza, infatti, è quella di poter diventare un punto di riferimento all’interno del nuovo quartiere di Cornaredo e anche di favorire il dialogo tra le famiglie e il corpo docenti. «Negli anni scorsi, era difficile per un insegnante della scuola primaria tenere un occhio su tutto il percorso scolastico degli allievi, proprio perché le tre sedi scolastiche non erano riunite in un solo luogo. Adesso, con un corpo docenti che abiterà gli stessi spazi, l’auspicio è che ci si possa scambiare dei feedback. Per le famiglie prevediamo di continuare a proporre momenti di incontro e formazione in maniera più semplice, grazie alla disponibilità di spazi adeguati». L’inaugurazione della nuova sede si svolgerà in settembre, ma intanto si pensa al lavoro già svolto: «Nemmeno le incertezze dovute alla pandemia sono riuscite a far slittare la concretizzazione del progetto, che dedichiamo ai nostri allievi, alle loro famiglie e ai nostri docenti», conclude Botturi.

di  Laura Quadri

Chiesa cattolica svizzera

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