Caritas Svizzera: la riduzione dei premi non basta più per combattere la povertà e deve essere aumentata

Negli ultimi 20 anni i premi delle casse malati sono raddoppiati, contrariamente ai salari e alle riduzioni dei premi che non hanno tenuto il passo con questa evoluzione. Per le famiglie a basso reddito l’onere non è più sostenibile. Allo stesso tempo, i Cantoni utilizzano le riduzioni dei premi sempre meno come mezzo di prevenzione della povertà, ma piuttosto come strumento per alleggerire i propri bilanci. Per Caritas Svizzera urge un potenziamento dei sussidi che si orienti maggiormente alle esigenze delle persone a rischio di povertà.

Nonostante la riduzione dei premi, le famiglie con un reddito basso spendono in media il 14 per cento del loro budget – più di un mese e mezzo di stipendio – per i premi della cassa malati. Sempre più persone si rivolgono a Caritas perché non sanno come pagare l’assicurazione malattie. Il budget disponibile diminuisce perché i salari ristagnano. Di conseguenza, molti scelgono la franchigia massima per pagare un premio più basso. Se si ammalano, rinunciano alle prestazioni mediche o rischiano di cadere nella spirale dei debiti.

Riduzione dei premi insufficiente

L’aumento dei sussidi negli ultimi anni non è andato di pari passo con l’aumento dei premi delle casse malati. È preoccupante che i Cantoni utilizzino una parte sempre maggiore della riduzione dei premi per i beneficiari dell’assistenza sociale e delle prestazioni complementari, alleggerendo così innanzitutto la pressione sui propri bilanci e lasciando sempre meno fondi per la prevenzione mirata della povertà. Questa può essere ottenuta con la riduzione dei premi delle famiglie a basso reddito che non dipendono ancora dagli aiuti sociali e dalle prestazioni complementari. Molti Cantoni hanno anche ridotto il loro contributo al finanziamento a carico della Confederazione. Le famiglie appena al di
sopra della soglia di povertà, i cui premi dell’assicurazione malattie vengono ridotti in misura sempre minore, sono quelle che soffrono di più di questo sviluppo. A questo si aggiungono le grandi differenze tra i singoli Cantoni. In alcuni l’onere medio dei premi delle casse malati per le famiglie a basso reddito ammonta già al 19 per cento.

Difficoltà di accesso ai sussidi

Molte persone a basso reddito non rivendicano il loro diritto alla riduzione dei premi. Non sanno di averne diritto o sono sopraffatti dalla troppa burocrazia. Di conseguenza vivono in condizioni finanziarie precarie. Gran parte dei Cantoni ostacola inutilmente l’accesso alla riduzione dei premi con moduli da compilare e scadenze da rispettare. Eppure sette Cantoni dimostrano che si può fare anche diversamente. Versano infatti automaticamente i sussidi agli assicurati che ne hanno diritto.

I premi delle casse malati non devono accrescere la povertà

Per Caritas Svizzera è ovvio che le spese sanitarie non devono costituire un rischio di povertà. I sussidi vanno quindi nuovamente aumentati, in modo che i premi dell’assicurazione malattie siano sostenibili per tutti. Dovrebbero inoltre essere basati sulle necessità delle persone a basso reddito. A tale proposito occorre fissare obiettivi vincolanti che stabiliscano l’onere finanziario massimo dei premi della cassa malati. Caritas Svizzera chiede che l’onere dei premi dell’assicurazione malattie per una famiglia non superi il livello di uno stipendio mensile e che i sussidi vengano erogati automaticamente agli assicurati aventi diritto.

Il nuovo documento di posizione di Caritas «Ridurre i premi per combattere la povertà» relativo ai premi delle casse malati è disponibile su www.caritas.ch/documenti-di-posizione

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/caritas-svizzera-la-riduzione-dei-premi-non-basta-piu-per-combattere-la-poverta-e-deve-essere-aumentata/