Torino: il Sabato Santo ostensione speciale della Sindone

«Il telo è una realtà che riguarda tutti. L’immagine sindonica che Torino custodisce da quasi cinque secoli testimonia dolore e morte, ma anche resurrezione e vita eterna». In una diretta dal sito della diocesi di Torino, l’arcivescovo Cesare Nosiglia ha annunciato che il 3 aprile, Sabato Santo, ci sarà una ostensione speciale della Sindone, diffusa anche attraverso i social media e il Dicastero della Comunicazione vaticano, con una liturgia cui saranno invitate anche le autorità civili, per rappresentare tutta la popolazione del territorio.

Si tratta di una liturgia speciale che «non è la semplice ripetizione di quella celebrata nel 2020», ha spiegato l’arcivescovo Nosiglia, perché al tempo ci si trovava di fronte ad una pandemia dai contorni ancora da comprendere, mentre oggi siamo «consapevoli delle difficoltà da affrontare e degli impegni che possiamo prendere».

Lo scorso Sabato Santo, l’Ostensione della Sindone, diffusa via social media, era stata decisa per pregare anche per la fine della pandemia, quando era impossibile anche partecipare alle celebrazioni per via del lockdown. L’Ostensione speciale della Sindone era stata prevista anche per la 43esima edizione del’ Incontro internazionale della Comunità ecumenica di Taizé previsto a Torino dal 28 dicembre 2020 all’ 1 gennaio 2021, poi rinviato per via delle nuove restrizioni.

L’arcivescovo di Torino ha spiegato anche che la preghiera del Sabato Santo sarà condotta da giovani torinesi che avrebbero partecipato alle preparazioni dell’incontro di Taizé, e che presenteranno delle riflessioni sulla speranza. «Davanti alla Sindone – ha concluso l’arcivescovo Nosiglia – possiamo esclamare con il cuore rivolto al Signore: il tuo amore è per sempre».

Aci stampa/red

Chiesa cattolica svizzera

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