Il segretario di Benedetto XVI scrive la propria Via Crucis

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«Le meditazioni di Georg Gänswein su ciascuna delle stazioni della Passione sono brevi, ma dense e commoventi, e ci permettono di superare i limiti dello spazio-tempo con la forza della nostra fede, e di incontrare Gesù, il Dio che si è fatto uomo, è morto e risorto per amore», dice la filosofa e teologa Nina Sophie Freiin Heereman von Zuydtwyck.

Queste meditazioni sono raccolte in un libro intitolato ‘Via Crucis’ e pubblicato in Italia da Ares, con una prefazione di Freiin Heereman. Per lo studioso, le riflessioni di Gänswein accompagnano il «credente a Gerusalemme, direttamente al Monte Sion e al Golgota, dove si trova in mezzo alla folla di ebrei, e ne diventa testimone oculare». «Come gli spettatori della Passione di Mel Gibson, queste pagine rivivono gli eventi di 2000 anni fa davanti agli occhi di coloro che pregano, al punto di sentirsi trasportati nell’anno 33 d.C. e contemplando la sofferenza di Gesù, sono profondamente commossi dall’amore di Dio», aggiunge, secondo il portale Vatican News.

Qui sopra può finalmente togliersi la croce dalle spalle». Non è l’unica cosa che viene tolta. Lo spogliarono delle sue vesti, per lasciarlo nudo, flagellato e sanguinante, davanti allo sguardo dei soldati e alla curiosità morbosa di coloro che erano venuti da Gerusalemme. Da allora, nessun pittore osa dipingerlo così, solo il Padre lo ‘ritrae’ così, nel modo che rimarrà per sempre impresso sul suo sudario», scrive Gänswein in una delle sue meditazioni.

«Il Signore è stato ucciso come un malfattore, ma ora riposa come un re nella sua tomba. Una fragranza celestiale riempie la grotta e, superando la resistenza della pesante pietra tombale, si diffonde nell’aria del giardino sotto la Collina del Teschio. E il primo bagliore di Venere appare nel cielo, e il suono dei corni d’ariete, che dal Tempio annunciano la liberazione di Israele dalla schiavitù e l’inizio della Pasqua, sembra infinito», nota il prelato nell’ultima delle stazioni.

Chiesa cattolica svizzera

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