Condannato a 4 anni il sacerdote accusato di coazione sessuale

Un sacerdote 49enne è stato condannato oggi, martedì 16 febbraio, dalle Assise criminali a 4 anni di carcere per coazione sessuale, violenza carnale e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti. Nel 2013 aveva costretto una donna allora 18enne a subire rapporti sessuali approfittando della sua posizione e dei problemi psichiatrici della vittima. Nel frattempo la donna è deceduta.

Il dibattimento si è svolto nella forma abbreviata. Il sacerdote ha ammesso infatti tutte le imputazioni contenute nell’atto d’accusa della procuratrice pubblica Chiara Borelli e la corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta ha approvato sia le imputazioni sia la pena proposta di appunto 4 anni di carcere.

La Diocesi di Lugano fa sapere attraverso un comunicato stampa che «prende atto della sentenza emanata nei confronti di un Presbitero incardinato nella Diocesi di Lugano, che ha portato al riconoscimento dei fatti a lui imputati» e indicata inoltre che il Presbitero è sospeso dall’esercizio del Ministero. Per quanto riguarda il suo futuro, esiste una precisa normativa emanata dalla Santa Sede, che sarà consultata per competenza. 

La Diocesi, in questa dolorosa circostanza, desidera «far giungere tutta la propria solidarietà e vicinanza a chiunque, in un modo o nell’altro, si è trovato e si trova, direttamente o indirettamente, toccato da questa vicenda».

(RSI/red)

Chiesa cattolica svizzera

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