1° febbraio, riaprono i Musei Vaticani: «Un segno di speranza»

Alessandro Di Bussolo – VATICAN NEWS

Il grande portone dei Musei Vaticani verrà riaperto lunedì 1 febbraio, alle 8.30, dopo 88 giorni, la chiusura al pubblico più lunga delle collezioni d’arte e storia dei Papi dalla Seconda guerra mondiale. Dopo la decisione del Governo italiano di riportare la Regione Lazio in «zona gialla», con la possibilità di visitare i musei, la direzione ha confermato l’ipotesi già anticipata a Vatican News e per la quale ci si stava preparando da tempo.

Obbligatoria la prenotazione online

Sarà quindi finalmente possibile tornare a visitare la Cappella Sistina, la Pinacoteca e tutti i tesori d’arte, storia e fede dei Musei Vaticani tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 16.30. Come dopo il lockdown totale della primavera 2020, resta obbligatoria la prenotazione online, senza diritti di prevendita, al link www.tickets.museivaticani.va .

Visite a Castel Gandolfo solo il sabato

Da sabato 6 febbraio, inoltre, tornano accessibili al pubblico anche le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, con la residenza estiva dei Papi e i meravigliosi giardini, ma solo il sabato dalle 9 alle 17.30, con ultimo ingresso alle 16.30. Anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria e gratuita, allo stesso link.

Nicolini: un gesto di speranza nel dramma della pandemia

«I Musei Vaticani vi aspettano a braccia aperte – è il messaggio che monsignor Paolo Nicolini, vicedirettore e amministratore gestionale, invia a tutti i visitatori attraverso Vatican News – e speriamo di poter contribuire, con questo piccolo gesto, questo atto di riapertura, ad una speranza maggiore per tutti noi, nella situazione drammatica e difficile che stiamo tuttora vivendo».

Confermate tutte le precauzioni anti contagio

Anche per questo continua il programma di vaccinazione per il Covid-19 di tutto il personale dei Musei e restano in vigore tutte le precauzioni anti contagio già attivate con la prima riapertura del 1 giugno 2020. Sarà «un’esperienza capace di far riassaporare un po’ di normalità» si legge nel comunicato dei Musei Vaticani che annuncia la riapertura». Musei che durante questo secondo lockdownsono rimasti attivi «ed hanno portato, tra l’altro, a termine opere ordinarie e straordinarie di manutenzione e di riallestimento».

Le novità della Collezione di Arte Contemporanea

Le più importanti novità che i visitatori troveranno, riguardano la Collezione di Arte Contemporanea, che propone nuovi e significativi riallestimenti all’interno dell’Appartamento Borgia: la Sala 3 (Sala del Credo), dedicata ai maggiori maestri italiani degli anni Venti e Trenta del Novecento, si è arricchita di una importante selezione di dipinti di Mario Sironi, «tra i quali  – si legge ancora nel comunicato – spicca un’inedita, potente versione de L’Allieva del 1924, mai esposta al pubblico». La Sala 5 (Sala dei Santi) è stata completamente rinnovata con una selezione di opere dedicate al tema della Passione e Resurrezione di Cristo, «in fervido dialogo cromatico e concettuale con i superbi affreschi del Pinturicchio», dove le opere di scultura di Francesco Messina e Pericle Fazzini accompagnano il grande polittico polimaterico su lino, Golgota, recentemente donato dall’artista brasiliano Sidival Fila.

L’incontro col pubblico proseguito sui social

monsignor Paolo Nicolini, vicedirettore e amministratore gestionale dei Musei Vaticani, il compito di accompagnare idealmente i visitatori lungo i 7 chilometri del percorso di visita. Ecco come si rivolge a tutti gli appassionati in quest’intervista a Vatican News.

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO E ASCOLTA L’INTERVISTA A MONS. NICOLINI SUL SITO DI VATICAN NEWS

Chiesa cattolica svizzera

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